Strage Aurora, infermità mentale per James Holmes: potrebbe evitare pena morte

Pubblicato il 5 Giugno 2013 - 19:26 OLTRE 6 MESI FA

CENTENNIAL (COLORADO , STATI UNITI) – È stata accetata dal giudice Carlos Samour Jr. la dichiarazione di non colpevolezza per infermità mentale presentata oggi in aula dagli avvocati di James Holmes, il 25enne accusato della strage nel cinema di Aurora, in Colorado, dello scorso luglio. Nel massacro, avvenuto durante la prima di un film di Batman, morirono 12 persone e altre 70 rimasero ferite. La decisione del giudice apre la strada a un’analisi medica sulla salute mentale dell’uomo, anche se la conclusione della perizia potrebbe richiedere mesi. Ma soprattutto, il suo esito potrebbe incidere sulla pena in caso di condanna. I procuratori chiedono per il giovane la pena di morte.

“Ho trovato il signor Holmes in grado di comprendere gli effetti e le conseguenze della dichiarazione di non colpevolezza per ragioni di infermità mentale”, ha detto il giudice Samour che, dopo aver chiesto all’imputato se aveva qualche domanda, si è sentito rispondere dal 25enne con voce ferma: “No”. Il giudice ha quindi ordinato che Holmes venga sottoposto a perizia nell’ospedale statale di Pueblo. Ma prima i medici dovranno analizzare le 40mila pagine di prove del caso. Samour ha fissato un termine provvisorio al 2 agosto per l’analisi, ma ha indicato che, in caso i medici lo chiedessero, concederà più tempo.

In più occasioni i difensori di Holmes hanno sostenuto che il loro cliente sia affetto da problemi mentali, ma finora avevano ritardato la richiesta di infermità, temendo in questa circostanza di non poter lavorare in sede processuale per evitare la pena di morte, in caso di condanna. Se infatti Holmes non dovesse collaborare con i medici incaricati di valutare il suo stato mentale, hanno spiegato i legali, potrà essergli impedito di chiamare persone che testimonino in merito, e questo renderebbe impossibile incentrare la difesa proprio sull’infermità.

Intanto, i procuratori hanno avuto l’ok a esaminare il quaderno di appunti che il sospetto spedì alla propria psichiatra prima di compiere la strage. L’ordine del giudice prevede che il bloc-notes venga consegnato all’accusa nel corso della prossima settimana. Stando a varie notizie fatte circolare dai media, esso conterrebbe disegni che rappresentano scene di violenza. I difensori di Holmes sostengono che la psichiatra Lynne Fenton non abbia mai ricevuto il quaderno, e quindi i procuratori non dovrebbero avervi accesso. L’accusa ha spiegato che la polizia intende eseguire “ulteriori procedimenti” sul reperto, senza però spiegare quali.

James Holmes in Tribunale (foto Ap/LaPresse)