KARO (INDONESIA) – E’ salito ad almeno 15 morti, tra cui quattro studenti liceali, il bilancio dell‘eruzione del vulcano Sinabung, nell’isola indonesiana di Sumatra.
Lo ha reso noto il portavoce della protezione civile locale, Sutopo Purwo Nugroh. Il vulcano aveva ridotto la sua attività da metà gennaio, ma l’ultima eruzione è stata molto potente e ha rilasciato lapilli e ceneri che hanno raggiunto i 2mila metri d’altitudine mentre le campagne circostanti sono state ricoperte di una coltre grigia.
Otto persone, tra cui quattro alunni di un liceo in gita per vedere il vulcano, sono state trovate morte nel villaggio di Sukameriah, poco distante dal cratere. Altri tre corpi sono stati recuperati nel villaggio successivamente.
Altre tre persone, un padre con il figlio e un altro uomo, hanno riportato ustioni e sono stati ricoverati in un ospedale locale. Si teme che le vittime possano essere più numerose, ma ricerche ed evacuazioni sono state sospese perché alcune zone sono inaccessibili a causa della nube incandescente rilasciata dal vulcano.
Il Monte Sinabung, alto 2.460 metri e situato vicino a Karo, nel nord di Sumatra, è uno dei 130 vulcani attivi in Indonesia, Paese collocato lungo la cosiddetta Cintura di Fuoco del Pacifico. E’ la prima volta che si ha notizia di morti a causa di una sua eruzione. Nel 2010 l’eruzione di un altro vulcano indonesiano, il Merapi, aveva causato 350 morti.
Il Sinabung aveva ripreso sporadiche attività eruttive da metà settembre e il 4 gennaio c’erano state centinaia di eruzioni che avevano portato all’evacuzione di decine di migliaia di persone. Il vulcano ha quattro crateri, di cui uno soltanto è attivo.
Le vittime sono decedute a causa della pioggia di cenere. Lapilli e ceneri hanno raggiunto i 2mila metri di altezza, e una spessa nube di gas letali sovrasta la zona rendendo impossibile raggiungere i villaggi più vicini alla bocca del vulcano.
(Foto Ap e Epa)
(Video Corriere Tv)