Sylvie Lubamba, chi è la ex miss nera cui Papa Francesco ha lavato i piedi FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Agosto 2014 - 20:34| Aggiornato il 4 Aprile 2015 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sylvie Lubamba, la showgirl fiorentina di origini congolesi, passata da Markette (Piero Chiambretti, La7) alle manette, è la nuova “Trombin Hood”, (Copyright Dagospia). Lubamba, 42 anni, è stata arrestata dalla Questura di Roma per cumulo di pene: il Tribunale di Milano ha condannato la donna a 3 anni e 9 mesi per lo stesso reato reiterato più volte, truffa e utilizzo indebito di carte di credito.

Secondo una nota della questura romana

“prima di comparire in programmi di intrattenimento in tv, faceva la escort. E durante gli incontri con i suoi clienti li aveva più volte derubati utilizzando poi le loro carte di credito per pagare gli alberghi”.

Nel 1992, a 20 anni, Lubamba venne eletta Miss Toscana. Avrebbe potuto diventare la prima miss Italia nera, quattro anni prima di Denny Mendez, se il patron Mirigliani non l’avesse cacciata dalla kermesse per aver trovato in giro delle sue foto scollacciate.

Dopo alcune comparsate il film come Ivo il Tardivo e Figli di Annibale, la partecipazione come valletta a “Guida al Campionato” con Gene Gnocchi (1998), e altre sortite analoghe in programmi condotti da Giorgio Panariello e Fabio Fazio, il quarto d’ora di celebrità di Lubamba arriva nel 2004 con Markette di Piero Chiambretti, dove “sfonda” il suo personaggio di congolese procace che parla con un linguaggio molto diretto di sesso con un calcato accento fiorentino. Nel 2005 partecipa a La Talpa. Poi si spengono le luci del varietà e si accendono le sirene della polizia. Riporta un articolo del Messaggero Veneto dell’ottobre 2010:

“La showgirl Sylvie Lubamba è accusata di truffa e indebito uso di carte di credito di proprietà di un ex parlamentare friulano eletto nel centro-destra. La soubrette 38enne avrebbe “sottratto” 20 mila euro dalla carta di credito dell’ex onorevole. La carta è stata poi bloccata quando arrivato il “conto”.
Sul nome dell’ex onorevole coinvolto nella vicenda c’è il più stretto riserbo e dalla Procura di Chiavari – che procede perché il fatto è accaduto a Rapallo – è trapelato ben poco. Si sa solo che si tratta di un uomo di 47 anni, eletto in Friuli per il centro-destra e con due mandati in Parlamento alle spalle. L’ex parlamentare ha lasciato la politica nel 2006, pochi mesi dopo che Sylvie Lubamba ha usato la sua carta di credito nell’hotel Excelsior Palace di Rapallo, uno dei più lussuosi della riviera ligure.

Non è la prima volta che Sylvie Lubamba è la protagonista di un raggiro con la carte di credito. L’episodio che ha coinvolto l’ex parlamentare friuliano ha una lunga serie di precedenti. E uno di questi ha come scenario proprio il Friuli.
La showgirl nel gennaio 2010 è stata condannata a due mesi di carcere per aver sottratto la carta di credito American Express dell’imprenditore pordenonese Andrea Zanussi, impossessandosi in pochi giorni di 6.200 euro. La vicenda giudiziaria era iniziata nel marzo 2004, sulla base di una denuncia che Andrea Zanussi ai carabinieri di Fontanafredda. Secondo la denuncia, Zanussi e Lubamba si erano conosciuti a Cortina d’Ampezzo, presentati da amici comuni. E proprio utilizzando la carta di credito sottratta all’imprenditore, Lubamba avrebbe pagato il conto del soggiorno al lussuoso hotel Cristallo.
Ma l’elenco delle disavventure giudiziarie che coinvolge Lubamba è lunghissimo. Il 24 aprile 2010, la showgirl è stata condannata anche a Grosseto, per lo stesso tipo di reato. La pena è stata di un anno e tre mesi. Secondo l’accusa, la soubrette aveva pagato il conto di circa 10 mila euro per un soggiorno alle terme di Saturnia utilizzando una carta di credito appartenente a un uomo incontrato in una discoteca della Sardegna.
Nel 2008 la showgirl aveva patteggiato una pena di 6 mesi e 10 giorni davanti nel tribunale di Tempio Pausania, in Sardegna. Anche in questo caso, era finita davanti al giudice per aver pagato i lussi di una vacanza in Costa Smeralda con carte di credito di conoscenti ignari delle operazioni.
Altro giro nel 2007. La soubrette aveva patteggiato una pena pecuniaria di 6.600 euro davanti al gup di Firenze: anche in questo caso aveva pagato con carte di credito non sue un soggiorno in un albergo fiorentino. Pochi mesi dopo altra condanna, sempre a Firenze – a 2 anni e 2 mesi – per truffa, insolvenza fraudolenta e sostituzione di persona sempre per l’utilizzo improprio di carte di credito.
Infine il 2006. Lubamba era stata condannata, sempre dal tribunale di Grosseto, a 5 mesi e 20 giorni sempre per uso improprio di carta di credito”.

Nel 2008 la showgirl si era avventurata anche in politica. Si era iscritta alla Lega Nord e si era fatta immortalare abbracciata al giovane Matteo Salvini. Repubblica Firenze racconta come i poliziotti hanno incastrato Lubamba:

La showgirl fiorentina, di origine congolese, che risiede a Milano in zona San Siro si trova spesso in giro per l’Italia.
Non era reperibile e allora gli agenti del commissariato milanese di Bonola, approfittando di una denuncia per furto di bagagli che aveva appena fatto, l’hanno contattata e con uno stratagemma – il riconoscimento su un album fotografico del presunto ladro – l’hanno convinta a recarsi in un commissariato della Capitale dove è stata bloccata.
La donna, infatti, il 31 di luglio aveva denunciato un furto di bagagli nella sua auto parcheggiata sotto casa della madre, in via Cilea, e alla fine della deposizione, dai carabinieri, aveva lasciato il suo numero di cellulare. Contattata più volte, alla fine ha risposto dicendo però di non poter tornare a Milano. Gli agenti, allora, le hanno detto di prendere un appuntamento in un commissariato romano, senza metterle fretta per non insospettirla.
Così, ieri pomeriggio, quando la showgirl si è recata a Castro Pretorio, le è stato notificato il provvedimento ed ora si trova in cella a Rebibbia. Deve scontare una pena di tre anni e nove mesi.

Alberto Dandolo su Dagospia ha fatto un ritratto di Lubamba:

Quella volpona di Lubamba, […] pare facesse un giochino semplice semplice: irretiva facoltosi signori attratti dalle sue “strabordanti virtu’” e poi sgraffignava i numeri delle loro carte di credito. Non rubava la ”carta fisica” (il legittimo proprietario avrebbe ovviamente fatto denuncia di smarrimento e avrebbe potuto bloccarla immediatamente) ma semplicemente tutti gli estremi della carta.

Si dice addirittura che molti anni fa in Sardegna avesse passato alcuni giorni in una struttura super lusso assieme a buona parte della sua numerosa famiglia a spese di un ignaro ed anziano amante. Pare che nei giorni precedenti al soggiorno l’hotel avesse ricevuto da una “sedicente” segretaria un fax di conferma con gli estremi della carta di credito dell’ignaro vecchietto in cui si prenotava una vacanza “all inclusive” alla famigliola congolese.

Infondo Silvie rubava ai ricchi per assecondare le gioie dei suoi cari! […] E dire che Lubamba pare che in quest’ultimo periodo si fosse data “anima e corpo” alle opere caritatevoli e all’impegno in politica. Tra una serata con Milly D’Abbraccio e una festa con la Romanella godona, Silvie stava “studiando” per fare politica. E di politici lei ne conosceva e ne conosce parecchi. Qualche tempo fa si era fatta immortalare ad un raduno leghista avvinghiata a Matteo Salvini, con bandana verde e le solite tettone in bella mostra.