I tifosi della Spagna festeggiano in piazza: le foto da Madrid e dal mondo

Pubblicato il 2 Luglio 2012 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA

Tifosi della Spagna festeggiano a Madrid, ad Amburgo, a Kiev e a L’Avana (foto Epa/Ansa)

MADRID – Il “grazie, grazie, grazie” che campeggiava ieri sera sull’ edizione digitale di Marca, i tifosi spagnoli l’ hanno riversato durante la notte nelle piazze di tutte le città del Paese. In attesa dell’ arrivo de La Roja -che sfilerà nel tardo pomeriggio di oggi 2 luglio per le strade di Madrid, migliaia di persone hanno invaso la Plaça de España di Barcellona o la Plaza de Cibeles di Madrid, sgomberata dalla polizia solo dopo le 3 del mattino.

“España, España, si è mangiata la lasagna” era uno dei cori piú ripetuti. E la festa continua sulle prime pagine dei giornali di oggi, dove sono spariti spread e brutti dati macroeconomici. I “tricampeones”, come titola La Vanguardia, sono i protagonisti su quasi tutte le testate: “La Spagna conquista la triple corona”, scrive El País, mentre El Mundo sintetizza con “Quello in cui nessuno era mai riuscito”.

La foto dei campioni riempie tutta la prima di ABC sotto un “l’ invincibile Spagna”, mentre AS addirittura raddoppia la pagina d’apertura, in formato poster: “Campioni d’ Europa” e foto di Casillas con la coppa. El Mundo Deportivo e Sport coincidono con un semplice “Storico”. Ed El País dedica l’ editoriale del giorno proprio al “fútbol esemplare” della nazionale spagnola, rimproverando peró chi pensa che questa vittoria possa tappare i buchi degli immensi debiti dei club iberici con l’ Agenzia delle Entrate. La sensazione di aver raggiunto un traguardo storico si rispecchiava nei social network, dove #somoseternos (siamo eterni) era eclissato solo dalle notizie del devastante incendio di Valencia.

E dalla rete arrivano anche gli sfottó, con le immagini di Balotelli che fa hulk sostituite dall’ azzurro incornato da un toro o con il volto di Del Bosque invece del suo. Di certo non c’é piú traccia di quell’ Italia che faceva paura prima della finale: “Spagna e nessun altro”, sintetizza Marca, che elogia il ritrovato Torres, l’ “incredibile” Iniesta, la “rivelazione” Jordi Alba, “l’eterno” Casillas. E c’è anche spazio per l’ emozione, con le foto dei giocatori che hanno dedicato la vittoria a Miki Rouque, il giovane calciatore del Betis stroncato da un cancro una settimana fa. Italia introvabile anche sui giornali: tutti, in Spagna, si aspettavano qualcosa di piú dagli azzurri.

El País la definisce “un degno rivale” e AS parla della squadra di Prandelli come di “una nuvola nera” che “solo durante un quarto d’ ora” ha minacciato il sogno spagnolo. Mentre le altre testate raccolgono in immagini le lacrime di Pirlo e Balotelli. “La Spagna ha riscritto la storia” sportiva proprio in un momento in cui in quella politica ed economia rischia di rimanere ad un lato. Quindi per la “resaca”, i postumi, ci sarà tempo durante tutta la settimana. Per ora la festa continua. Come commentavano i cronisti televisivi dopo quella che è stata la partita piú vista della storia del calcio iberico, “spread e crisi, oggi lasciateci in pace”.