Torino, agguato ad Alberto Musy sotto casa: è grave

Pubblicato il 21 Marzo 2012 - 14:28 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Il consigliere comunale di Torino Alberto Musy, capogruppo Udc e candidato sindaco alle ultime amministrative, è stato ferito in un agguato a colpi di arma da fuoco in via Barbaroux, nel centro della città, ed è ricoverato in prognosi riservata alle Molinette dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico di rimozione di un’ematoma cerebrale.

Secondo le prime ricostruzioni, Musy, docente universitario e avvocato civilista, mentre rientrava a casa dopo aver accompagnato la figlia a scuola, è stato raggiunto da tre dei cinque colpi di revolver esplosi da un uomo con indosso un casco integrale, entrato nel cortile dello stabile con la scusa di consegnare un pacco e fuggito subito dopo l’agguato. Non ci sono testimoni. Poco prima di perdere i sensi, Musy avrebbe detto alla moglie Angelica di essere stato “seguito”.

Sulla vicenda indagano Digos e Squadra mobile del capoluogo piemontese, impegnati ad ascoltare testimoni e familiari per cercare di chiarire se l’episodio sia riconducibile all’attività politica (ma sembra la pista meno probabile), a quella professionale o a questioni private. La vicenda ha suscitato sgomento in città e forti reazioni a livello nazionale. “E’ un fatto molto grave”, sottolinea il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri: “E’ stato un agguato, ma non abbiamo elementi per dire che matrice abbia”.

“Aggressioni come quella di cui sei rimasto vittima – scrive il presidente del Senato, Renato Schifani, in un messaggio inviato al consigliere – avvelenano il clima politico e la convivenza civile” mentre il presidente della Camera, Gianfranco Fini affida a twitter il suo “Vicini a Musy e alla sua famiglia. Forza Alberto!”.

“Allarme e preoccupazione” sono i sentimenti espressi da Graziano Delrio, presidente dell’Anci; il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ricorda che “in situazioni come queste è necessario ribadire la necessità di moderare i toni e ricordarsi di rispettare sempre le opinioni altrui”. Sgomento per la notizia e solidarietà a Musy arrivano da tutti i gruppi politici. Anche Roberto Cota, il presidente della Regione Piemonte, si è recato alle Molinette per esprimere la sua solidarietà (foto LaPresse):