Usa, caso Trayvon: George Zimmerman torna in prigione

Pubblicato il 3 Giugno 2012 - 20:45| Aggiornato il 4 Giugno 2012 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – George Zimmerman, la guardia di quartiere volontaria che il febbraio scorso in Florida ha ucciso il teenager di colore Taryvon Martin, è tornato in prigione dopo che un giudice gli ha revocato due giorni fa la libertà su cauzione che gli era stata concessa il 20 aprile scorso.

Zimmerman è giunto alla prigione di Sanford, in Florida, nel primo pomeriggio di domenica, scortato dal vicesceriffo della contea e dal suo legale.

Venerdì 1° giugno il giudice Kenneth Lester gli aveva revocato la libertà su cauzione e gli aveva dato 48 ore di tempo per costituirsi dopo che aveva stabilito che Zimmerman, assieme a sua moglie, non ha detto il vero sullo stato del suo conto in banca.

Al momento in cui lo scorso 20 aprile la sua cauzione è stata fissata a 150 mila dollari, i due avevano affermato di avere risorse molto limitate, poiché lui era disoccupato e lei praticante infermiera.

In realtà, ha affermato il procuratore, i coniugi Zimmerman disponevano di circa 135 mila dollari, raccolti con una sottoscrizione lanciata via internet quando il suo caso ha cominciato ad appassionare l’America.

Sin dal primo momento, Zimmerman, che ha 28 anni ed è di origine ispanica, ha detto di aver sparato per legittima difesa, dopo essere stato aggredito dal ragazzo. Trayvon Martin aveva 17 anni ed era disarmato quando è stato ucciso.

Le autorità locali non avevano inizialmente arrestato Zimmerman, che si è appellato ad una legge chiamata Stand Your Ground, che in Florida da’ ampie garanzie a coloro che rivendicano la legittima difesa.

Nelle settimane successive l’eco e le manifestazioni di protesta in Florida si sono però allargate in molte altre città degli Usa, provocando un ampio dibattito sulla vicenda. Fino a quando ai primi di aprile Zimmerman è stato incriminato di omicidio di secondo grado, e si è volontariamente costituito (foto Ap/LaPresse)