Venezia, acqua alta da codice rosso: sesta per altezza dal 1872

Pubblicato il 11 Novembre 2012 - 16:22| Aggiornato il 12 Novembre 2012 OLTRE 6 MESI FA

(Foto Ansa e LaPresse)

VENEZIA – Acqua alta ‘codice rosso’, la sesta per altezza dal 1872, l’11 novembre a Venezia. La marea con l’ondata di maltempo che ha investito l’Italia ha raggiunto 149 centimetri sullo zero mareografico – 45 centimetri in meno dal tragico record del novembre 1966 – e l’acqua ha invaso il 70% del centro storico mettendo in difficoltà abitanti e negozianti.

Qualche turista invece ha scambiato per una piscina la riva davanti a San Marco, dove al culmine della massima si sono raggiunti i 70 centimetri d’acqua al suolo, e ha fatto un bagno gelato.

Una Venezia silenziosa, all’alba, con lo sciacquio delle onde nelle calli e il fischio del vento, unito al gorgogliare delle prime pompe di scarico per liberare dall’acqua i pianoterra più bassi già allagati. Per tanti il ‘rito’ di mettere in sicurezza la merce o alzare con tavoloni gli elettrodomestici e gli arredi da terra.

Allertata dalle previsioni, diffuse in più modi, anche via sms, la maggior parte dei veneziani la sera del 10 novembre aveva già collocato i cosiddetti ‘mini-Mosè’, le paratie d’acciaio collocate nella parte bassa degli ingressi di abitazioni e negozi per contrastare la marea.

Con il passare delle ore, sotto una pioggia a tratti battente, campi e calli si sono coperti d’acqua e in molti punti non sono stati più sufficienti gli stivali al ginocchio per camminare, a muoversi all’asciutto solo chi indossava quelli alti alla coscia stile pescatore.

Diversi turisti, impreparati all’evento, hanno trovato rifugio negli spazi pubblici aperti; qualcuno, ad esempio, ha salito la scalinata del Teatro La Fenice aperto e colto l’occasione per una visita. Imperterriti invece molti partecipanti a un gara podistica di orientamento che non si sono fatti scoraggiare dall’acqua e hanno proseguito la loro corsa in maglietta, calzoncini corti e scarpette, incuranti delle onde sollevate tra gli improperi di chi cercava di non bagnarsi.

Sorretta dallo scirocco, la marea ha avuto un deflusso lento fino a mezzogiorno: la massima di 149 centimetri si è mantenuta per ben un’ora a partire dalle 9.25, ha spiegato Paolo Canestrelli, responsabile dell’Istituto Centro Maree del Comune di Venezia. è stato il momento critico, nel timore diffuso che la marea crescesse ancora.

Rispetto alle previsioni di alta marea che ieri sera erano di 120, poi aggiornate nel corso della notte al rialzo, il rinforzo di scirocco ha aggravato di una trentina di centimetri la situazione: alla marea astronomica di 74 centimetri le condizioni meteo ne hanno aggiunti complessivamente altri 75.

Con il ritrarsi dell’acqua, sono rimasti i pavimenti bagnati da ripulire (a tutt’oggi a Venezia non esistono condotte fognarie) e da asciugare e il riposizionamento di mobili e delle merci. In serata alle 21.25 codice giallo con una massima prevista di 105 cm, mentre lunedì 12 novembre alle 9 codice arancio con 130 cm, ma con previsione di uno scirocco più leggero di oggi.