“Via Equitalia”: imprenditori in mutande a Montecitorio (foto)

Pubblicato il 4 Giugno 2013 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Contro Equitalia e il fisco che li ha ridotti in ‘mutande’, scatta la protesta degli imprenditori che, si presentano alla stampa, davanti a Montecitorio, senza pantaloni, per rendere plasticamente la situazione.

Abolire Equitalia e, nelle more, commissariarla è la richiesta che avanzano l’associazione ‘Io cambio’ e Cobas imprese che, due settimane fa, hanno presentato una domanda di referendum abrogativo in Cassazione. “Fino ad agosto non avremo il parere della Suprema Corte – sottolinea il presidente di ‘Io cambio’, Angelo Alessandri – L’obiettivo è tornare alla riscossione comunale perché i comuni non hanno interesse a perdere tributi ma hanno anche interesse a fare finire l’ondata di suicidi”.

Il fisco oggi è diventato “uno strumento vessatorio impossibile da gestire – osserva ancora Alessandri – così si aprono tre strade: fallire, delocalizzarsi andando all’estero, per chi può permetterselo, suicidarsi. Tutto ciò va contrastato. Questo palazzo – prosegue – indicando uno dei due rami del Parlamento, non è più in grado di capire l’urgenza e ancora perde tempo sulla legge elettorale. Il cambiamento deve venire dal basso. Attraverso una mobilitazione politica , ma popolare. Il Parlamento non ci farà fare il referendum, ma cambierà le regole e allora avremo vinto”.

Quanto alla partecipazione dei partiti nella battaglia contro Equitalia: “Ancora nessuno ha aderito, ma siamo aperti a tutto. E’ una guerra che va combattuta”, osserva ancora Alessandri.

“Puntiamo all’abrogazione totale di Equitalia – spiega il presidente di Cobas imprese, Giuseppe Graziani – solo negli ultimi 18 mesi 162 imprenditori si sono suicidati perché finiti nella morsa di questa società. Dal 2009 al 2013 sono state 48.939 le imprese costrette a dichiarare fallimento.

Negli ultimi 5 anni, circa 100mila case sono tate messe all’asta per pignoramenti spesso legati a pretese fiscali ingiuste”.

(Foto LaPresse)