Vittorio Ciccolini e Lucia Bellucci, la cronistoria: dalla cena all’omicidio (foto Facebook e video)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2013 - 12:51| Aggiornato il 14 Agosto 2013 OLTRE 6 MESI FA

pinzolo--330x185VERONA – Vittorio Ciccolini, 44 anni, avvocato di Verona ha ucciso (“Ho strangolato e ucciso Lucia in una stradina di montagna”) l’ex fidanzata Lucia Bellucci (31) probabilmente nella notte tra venerdì e sabato (10 agosto) in una stradina di montagna che costeggia la via tra Pinzolo e Madonna di Campiglio (come dichiarato dallo stesso Ciccolini).

LUCIA BELLUCCI – Lucia Bellucci, originaria di Pergola (Pesaro-Urbino), alla fine della scorsa settimana aveva preso alloggio in un paese della val Rendena e oggi (13 agosto) si sarebbe dovuta presentare all’hotel Chalet del Brenta a Pinzolo, non lontano da Madonna di Campiglio, dove era stata assunta come addetta al centro benessere.

CHI E’ VITTORIO CICCOLINI – Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”, Vittorio Ciccolini ama Kant e lo ha citato nel suo curriculum. Tennis, macchine sportive e bella vita.Laureato in Giurisprudenza all’Università di Modena si occupa di affari penali, anche in qualità di difensore d’ufficio. Su Facebook Ciccolini racconta che oltre alla passione per il diritto, ama la lettura di testi filosofici di Kant, la pratica del tennis “a buon livello, dello sci e la ricerca di funghi, in particolare Boletus edulis e Cantharellus cibarius”.

LA CENA – L’allarme della scomparsa della donna risale alla notte del 9 agosto; erano stati visti insieme l’ultima volta a cena presso il ristorante “Mezzo Soldo”, a Spiazzo Rendena, a pochi chilometri da Madonna di Campiglio, in val Rendena. Dopo avere mangiato insieme la coppia avrebbe -secondo alcune testimonianze- lasciato insieme il locale, a bordo di una Bmw serie 1, cabrio, di colore grigio.

LE TESTIMONIANZE – “Una bellissima coppia.” Alle venti, puntuale, lei è scesa con il suo abito lungo scuro, perfettamente truccata, elegante per quello che sembrava un appuntamento importante al ristorante Mezzosoldo di Mortaso. Lui, completo scuro, camicia bianca, cravatta stretta, capelli ricci tirati indietro con abbondante gel, l’attendeva vicino all’auto.

“Sembravano una coppia affiatata e lui ha dato l’impressione di essere particolarmente premuroso con lei” racconta il cameriere.  Premuroso quasi all’eccesso, tanto che quando è arrivata la tagliata con le verdure lui si è alzato per chiedere al cameriere un’aggiunta di verdura per la sua ex (fonte L’Arena di Verona). “Lui ha detto che era venuto da noi altre volte e ci ha fatto i complimenti per il servizio” racconta Rino Lorenzi, il titolare del locale. Verso le 23 la coppia ha lasciato la sala dopo aver ordinato e bevuto due bottiglie di Marzemino: “Si sono fermati parecchio fuori a parlare”

LE MACCHIE DI SANGUE A MADONNA DI CAMPIGLIO – Da qui sono partite le indagini degli inquirenti. Tracce di sangue ritrovate a Madonna di Campiglio, nella stanza occupata da Lucia Bellucci nella notte tra venerdì e sabato.  E così i carabinieri di Trento hanno avvertito i colleghi di Verona. Sabato (10 agosto) sono iniziate le ricerche. Ma della coppia nessuna traccia.

L’AVVISTAMENTO – Vittorio Ciccolini è stato finalmente avvistato ieri (12 agosto) poco prima delle una. Vestiva un paio di bermuda e una maglietta arancione e rossa. Dove? A  due passi dal suo studio in via dei Montecchi dov’è stato arrestato dai carabinieri, vicino ai palazzi con gli uffici della Provincia. “Correva come uno stambecco” ha raccontato un carabiniere. Alla vista dei Carabinieri Vittorio Ciccolini infatti si è messo a correre (da qui la prima versione, secondo la quale stava facendo jogging).

L’AMMISSIONE – Dopo l’arresto è stato lo stesso Vittorio Ciccolini a rivelare subito agli inquirenti che il corpo della sua ex fidanzata era nella sua Bmw serie A1 parcheggiata nel garage della casa della madre, sul sedile passeggero, piegata in avanti e coperta con un telo.

IL VIAGGO MACABRO – Resta da chiarire come abbia fatto Vittorio Ciccolini a trasportare il cadavere della ragazza una volta accoltellata dall’hotel a Madonna di Campiglio fino a Verona senza che nessuno se ne accorgesse. Un viaggio macabro, quasi 160 chilometri con il cadavere sul sedile accanto, transitando sotto gli occhi di ignari automobilisti.

Nello studio legale dell’avvocato gli investigatori hanno trovato alcuni biglietti con la scritta: “Perdonatemi”

IL RITROVAMENTO DEL CADAVERE – Poco prima delle 15 di ieri (12 agosto), è arrivato lo stand dei Vigili del fuoco che hanno nascosto le operazioni di recupero della salma, coperte con teloni.


STALKING –  Perché ha ucciso Lucia Bellucci? Aveva paura di essere denunciato per stalking secondo le prime indiscrezioni filtrate dalla procura. “Non sopportava di essere stato lasciato, di vedersi rifiutato da ormai due anni: un insulto al suo orgoglio di 45enne di successo.”

LE LETTERE –  Vittorio Ciccolini avrebbe manifestato in alcune lettere l’intenzione di ammazzare l’ex fidanzata Lucia Bellucci, trovata morta in un’auto a Verona. Le lettere, datate 7 agosto e quindi due giorni prima del delitto, non sarebbero state ancora consegnate.

Negli scritti si parla chiaramente di ”rapporti conflittuali” con Lucia. ”Le lettere – ha detto il magistrato – sono scritte con estrema lucidità”. In un passaggio Ciccolini evoca ”l’omicidio morale” che sarebbe stato commesso dalla giovane donna nei suoi confronti.

(foto Facebook)