Wayne Madsen, chi è? “Complotti” e rivelazioni: dall’11 settembre al Datagate

Wayne Madsen

ROMA – Chi è Wayne Madsen? Giornalista, complottista, blogger, esperto di intelligence e politica estera ma soprattutto, insieme a Edward Snowden, al centro di un intrigo internazionale che vedo coinvolti  la National Security Agency, il governo americano e le principali ‘cancellerie’ europee.

Edward Joseph Snowden (21 giugno 1983), ex tecnico della NSA e della CIA, in collaborazione con Glenn Greenwald (The Guardian) ha deciso di pubblicare una serie di informazioni sulle attività di intelligence del governo americano.

L’agenzia di spionaggio americana NSA si sarebbe infiltrata nella rete di computer europei. E’ quanto afferma il “Der Spiegel”, citando dei file in possesso dello stesso Edward Snowden. Secondo la rivista tedesca, le prove sarebbero contenute in un documento del settembre 2010 della National Security Agency, in cui l’Europa viene definita un “target”.

The Guardian, citando Wayne Madsen, aggiunge che “almeno sei paesi della Ue, tra cui l’Italia, collaborano con gli Usa nella raccolta di dati personali in virtù di accordi internazionali di intelligence nell’ambito del programma Prism.”

Una notizia pubblicata domenica 30 giugno prima sull’edizione cartacea del The Observer, poi sul sito ( e poi successivamente rimossa) del Guardian. Un articolo in cui Madsen affermava che ” molti Paesi Ue dal dopoguerra a oggi hanno passato i dati di tutti i cittadini agli Stati Uniti”

Fonti dei servizi italiani citate dal Corriere della Sera spiegano che ovviamente esiste una collaborazione tra servizi italiani e americani, potenziata dopo l’11 settembre, ma in pura chiare antiterrorismo: «Riguarda la difesa del nostro Paese da azioni terroristiche e dei nostri contingenti all’estero, non certo la raccolta e la condivisione di banche dati personali che peraltro è anche vietata dalla nostra legge”.

Chi è Wayne Madsen? Wikipedia alla mano emerge la figura, la biografia e le dichiarazioni (ufficiali e no) di Wayne Madsen. Nel 2002 rivelò al Guardian che la marina americana si stava preparando per rovesciare il governo del presidente venezuelano, Hugo Chavez. Nel 2003 parlò di un documento nel quale si parlava di un collegamento tra l’11 settembre, il governo dell’Arabia Saudita e la famiglia Bush. Nel 2010 ha sostenuto che il Mossad in Iraq partecipò attivamente alle operazioni militari uccidendo molti scienziati. Nel decimo anniversario dell’11 settembre  ha dichiarato che la “Nsa ha bloccato rivelazioni che collegavano Stati Uniti e Israele agli attentati.”

Adesso il Datagate con il giallo dell’articolo pubblicato e poi rimosso sul Guardian. L’articolo, si legge sul sito, è stato rimosso per un’indagine. Resta da capire se si tratta di un’indagine interna al giornale o esterna.