Zakir Hoassini, ucciso con un pugno a Pisa. Testimoni: “Filmavano la scena invece di soccorrerlo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Aprile 2014 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA
Zakir Hoassini

Zakir Hoassini

PISA – “In quattro sopra di lui e poi in fuga, tre passanti filmavano la scena col cellulare, senza neanche pensare ad aiutare quel poveraccio”, è questo il racconto dei titolari dei locali della zona accorsi ad aiutare Zakir Hossain, il cameriere bengalese morto martedì, dopo oltre 24 ore di agonia, per il pugno ricevuto domenica notte all’improvviso nel centro di Pisa e senza apparenti motivi da un giovane italiano.

“Questa piazza è una zona di guerra e noi abbiamo paura” racconta ora chi lavora nella zona.

Abbiamo bisogno di protezione — continua — ma se i pisani stessi sono i primi a voltarsi dall’altra parte quando succedono queste cose in casa loro, allora c’è poco da sperare. Noi siamo qui a lavorare, come Zakir, che sgobbava dodici ore al giorno per finire ammazzato senza una ragione. Mentre aspettava i coinquilini per tornare a casa”.

La cosa è degenerata da un pezzo e nessuno fa niente — si accoda un altro esercente del posto —. Quando chiamiamo le forze dell’ordine non ci sono mai pattuglie disponibili, ma se c’è da fare una multa nessun problema. Adesso bisogna fermare tutto questo altrimenti le vittime saranno sempre di più. Lo spaccio è all’ordine del giorno e lo scambio spesso avviene proprio sotto lo sguardo delle telecamere di sicurezza. In pieno giorno ci sono ragazzi ubriachi che si picchiano a pochi metri dalle mamme e i bambini, oppure che entrano e minacciano violenze se non li assecondiamo e lavoriamo gratis per loro. Siamo stufi”.

A Pisa intanto, nel punto in cui è morto il bengalese, la gente ha portato fiori ed ha esposto uno striscione in suo ricordo (Ansa)