Paralimpiadi, Zanardi è d’oro. Trionfo nella cronometro di handbike

Pubblicato il 6 Settembre 2012 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA

(LaPresse)

LONDRA (REGNO UNITO) – Alex Zanardi torna sul podio. Dopo i trionfi nell’automobilismo, in particolare quelli nei campionati di F.Indy del 1997 e del 1998, ora c’è quello sulle tre ruote dell’handbike. Come dire che è un vincente a 360 gradi, in gara come, soprattutto nella vita. Proprio nel giorno delle medaglie italiane alle Paralimpiadi, con la Annalisa Minetti, bronzo ieri sera nei 1.500 metri, e con Assunta Legnante oro oggi nel lancio del peso, arriva il sigillo del bolognese, uno degli emblemi della vita paralimpica, con il terribile incidente nel 2001, all’apice della carriera, e il riscatto sportivo e umano.

Il nuovo campione paralimpico di ciclismo nella cronometro individuale H4, ha disputato 41 corse in Formula 1 dove ha esordito nel 1991 nel Gp di Spagna alla guida di una Jordan. L’anno dopo ha disputato tre gran premi con la Minardi. L’unico punto conquistato e’ stato quello del 1993 con la Lotus. Dopo il primo passaggio, senza brillare, nella massima categoria, fama e vittorie arrivano con il passaggio in Formula Indy, e il successo in due classifiche finali di questo campionato con l’equipe di Chip Ganassi. Poi il ritorno in F1 alla Williams, per tornare successivamente nell’automobilismo sportivo nord-americano.

Zanardi ha perso le gambe in un gravissimo incidente occorsogli durante una gara di F.Indy, che all’epoca si chiamava Cart, in Germania, a Lausitz, na Alemanha. Mentre si stava rientrando sul tracciato dopo una uscita di pista, la vettura di Zanardi venne presa in pieno da quella del canadese Alex Tagliani a quasi 300 km/h. L’impatto aveva spezzato in due la vettura del futuro campione paralimpico. Zanardi ne era uscito vivo per miracolo, tra l’incredulità dei medici che avevano constatato la perdita di quasi un litro di sangue da parte del pilota emiliano. Zanardi apparve subito in condizioni disperate: lo schianto aveva provocato, di fatto, l’istantanea amputazione di entrambi gli arti inferiori, con il pilota che stava praticamente per morire dissanguato. Per salvargli la vita gli vennero ‘tappate’ le arterie femorali per tentare in qualche modo di fermare la massiccia emorragia. Trasportato all’ospedale di Berlino, Zanardi rimase in coma farmacologico per circa due settimane e gli venne rimosso chirurgicamente il ginocchio destro, irrimediabilmente compromesso.

Da quella tragedia Zanardi è uscito con una forza impressionante, al punto da tornare a gareggiare nell’automobilismo su auto adattate, in categorie ‘turismo’. Nel 2007 ha cominciato a praticare l’handbike, una sorta di bicicletta a tre ruote spinte da movimenti delle mani. E dopo appena un mese di allenamenti specifici, Zanardi era riuscito a piazzarsi al quarto posto nella prova della maratona di New York riservata alla sua categoria. Due anni dopo a New York Zanardi aveva vinto e ciò gli aveva anche fatto ottenere il ‘pass’ per le Paralimpiadi, che oggi ha vinto a 45 anni, “stracciando” gli avversari. Nella sua carriera automobilistica Zanardi è stato al via in 41 Gran Premi di Formula 1, si è laureato campione Cart nel 1997 e 1998, e campione italiano superturismo nel 2005.