I 5 del Pdl: “Non ministri, ma camerieri, antepongono il padrone all’ Italia”

Pubblicato il 30 Settembre 2013 - 05:09 OLTRE 6 MESI FA
I 5 del pdl: "Non ministri, ma camerieri, antepongono il padrone all' Italia"

Scalfari. Invertiv contro i ministri dimissionari: “Camerieri”

“Non ministri, ma camerieri che antepongono gli ordini del padrone agli interessi del Paese”.

Così Eugenio Scalfari definisce i dimissionari rappresentanti di Berlusconi e di Forza Italia nel Governo.

Nel suo editoriale di domenica 29 settembre, Eugenio Scalfari traccia anche il percorso di Enrico Letta per oggi e i prossimi giorni. Letta si presenterà alle Camere lunedì e martedì:

“Meglio prima che dopo”

esorta Scalfari . Lo faccia, aggiunge,

“con un programma concreto delle cose da fare”

[…]

1. riforma elettorale,

2. approvazione delle legge finanziaria.

Ma, aggiunge Scalfari, il contenuto della legge finanziaria

“sarà aggiornato e integrato da decreti che tengano conto degli impegni già indicati cinque mesi fa, sui quali allora il governo ottenne l’ampia fiducia del Parlamento”.

A parte e fermi restando gli impegni

“presi con l’Europa di mantenere il deficit sotto la soglia del 3 per cento per evitare la ripresa della procedura di infrazione da parte dell’Ue”,

tutti gli altri hanno per obiettivo:

1. crescita,

2. sgravi delle imposte che pesano sui lavoratori e sulle imprese, 3. le relative coperture finanziarie, credibili e non inventate”,

con una cifra totale da reperire che

“oscilla tra i 5,5 e i 7 miliardi, necessari soprattutto per evitare l’aumento dell’Iva, incentivare l’industria e i lavoratori e aumentare entro quest’anno il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione creando in tal modo una liquidità preziosa per le imprese e per le banche”.

A questo programma hanno lavorato per settimane Letta e Fabrizio Saccomanni, ministro dell’Economia. Ma il Caimano Berlusconi

“ha fiutato il pericolo”

rappresentato per lui da una evoluzione positiva della situazione italiana. Così, è la tesi di Scalfari, ha fatto saltare il tavolo del Consiglio dei Ministri e, sfoderando l’ennesima bugia, rovescia le responsabilità”.

“Così l’Iva aumenta, la seconda rata dell’Imu dovrà esser pagata, le erogazioni destinate a pagare i debiti dell’amministrazione saranno bloccate e lo “spread” tornerà irrimediabilmente a salire. Il tutto senza curarsi dello sfascio del Paese pur d’allontanare l’applicazione d’una sentenza che punisce un congenito evasore fiscale e creatore di fondi neri destinati alla corruzione”.