Barbara Spinelli: “Snowden e Manning, cani da guardia delle democrazie”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Luglio 2013 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Barbara Spinelli: "Snowden e Manning, cani da guardia delle democrazie"

Edward Snowden (Ap-LaPresse)

“Chiamiamoli dunque con il nome che Snowden e Manning danno a se stessi: whistleblower, cioè coloro che lavorando per un servizio o una ditta non smettono di sentirsi cittadini democratici e soffiano il fischietto, come l’arbitro in una partita, se in casa scorgono misfatti. La costituzione è per loro più importante delle leggi d’appartenenza al gruppo.

Sono i cani da guardia delle democrazie, e somigliano ai rivoluzionari d’un tempo. Vogliono trasformare il mondo, rischiano tutto. Snowden dice: “Non volevo vivere in una società che fa questo tipo di cose. Dove ogni cosa io faccia o dica è registrata”. Sono convinti che l’informazione, libera da ogni condizionamento, sia la sola arma dei cittadini quando il potere agisce, in nome del popolo e della sua sicurezza, contro il popolo e le sue libertà. Come i rivoluzionari sono ritenuti traditori, da svilire anche caratterialmente. Infatti sono liquidati come nerd: drogati da internet, narcisisti, impo-litici, asociali.[…]

(L’Europa) Non troverà questo coraggio. Ma potrebbe accorgersi che i suoi cittadini, tutt’altro che minorenni male informati, la pensano diversamente. Orfani di una sinistra che trasforma il mondo, gli europei sono privi di propri whistleblower. È sperabile che ne avremo anche noi”.

Barbara Spinelli, “Salvate i soldati della libertà”, La Repubblica, 3 luglio 2013.