Germania mito: adultere nude, rapate e frustate

Pubblicato il 2 Aprile 2013 - 06:30| Aggiornato il 2 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

“Con i capelli rasati e nude” le donne adultere erano buttate “fuori di casa alla presenza dei loro familiari”.

Tacito, Germania, 19, 1, citato da Christopher B. Kerbs in “Un libro molto pericoloso” (versione italiana di Maria Luisa De Seta).

Secondo Kerbs, la “Germania” di Tacito fu utilizzata dai nazisti come la più antica prova della superiorità della razza Germanica e fu il testo più amato da Heinrich Himmler, il capo delle SS.

La “Germania” di Tacito era un’opera moralistica contro i cattivi costumi della aristocrazia e dei ricchi in genere di Roma.

A proposito delle donne adultere, Tacito scrive:

“I Germani vivono castamente. Non sono corrotti da spettacoli lascivi né da banchetti che scaldano le passioni. Uomini e donne ugualmente ignorano le segrete lettere [d’amore]. Pochissimi sono gli adulteri, pur in mezzo a tanta popolazione. La punizione è immediata e affidata ai mariti. L’adultera è buttata fuori di casa dal marito, che prima le taglia i capelli e la spoglia nuda e poi la fa sfilare per tutto il villaggio a colpi di frusta.

“Non c’è remissione per la disonorata, che non trova più marito nemmeno se è bella, giovane e laboriosa”.

Certo non è tutto oro quel che luce, ma Tacito glissa, quando, ammirando le tribù dove si sposano solo le vergini, opposto ad altre dove possono sposarsi anche quelle che la verginità hanno perduta, e così, “si chiude [una volta per tutte] il discorso della speranza e della aspirazione delle donne a sposarsi”.

“Così prendono un solo marito, come hanno un solo corpo e una sola vita, non hanno altri pensieri né altri desideri [sessuali]”.

Poi c’è un passaggio sulla cui autenticità c’è da dubitare. Tacito dice che “limitare il numero dei figli” o “uccidere quelli nati dopo il primo” è “considerato un crimine”. E questo suona bene per i romani.

Ma è verosimile che la pratica di eliminare i figli in soprannumero, in particolare le femmine, fosse naturale in popolazioni che dovevano affrontare dure condizioni di vita e modeste prospettive di alimentazione.

Molte cose fanno pensare che non solo la pratica fosse diffusa, non solo in Germania ma in tutta Europa, ma che sia durata fin verso il Mille dopo Cristo. La sua cessazione provocò un forte incremento della popolazione in tutto il continente (Horst Fuhrmann, Deutsche Geschichte in hohem Mittelalter”).