Sasha Grey: meglio regnare all’inferno che servire in paradiso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Maggio 2013 - 05:59 OLTRE 6 MESI FA
Sasha Grey: meglio regnare all'inferno che servire in paradiso

Sasha Grey (Ap-LaPresse)

“Lei è la “new wave of porn” e il mondo se ne innamora. Diventa il volto dell’etichetta di abiti American Apparel, il fotografo Terry Richardson la immortala in una serie di scatti che vengono esposti al Moma di New York, il regista Steven Soderbergh la chiama a interpretare un ruolo da protagonista in un suo film, appare in video musicali e fumetti.

Per cinque anni, Sasha regna all’inferno. Poi si ritira e si mette a servire in paradiso.

Oggi Sasha è una venticinquenne come tante che si può permettere di fare quello che fa sulla scorta di quello che faceva prima. Il suo libro di fotografie è velleitario, il suo progetto musicale è uno scherzo che non fa ridere, le sue abilità alla consolle sono quelle di un Dj alla festa delle medie e, come scrittrice, sembra solo l’ennesima sfumatura di grigio. Jiro Ono, il migliore sushi chef al mondo, ha passato 79 dei suoi 88 anni di vita a compiere sempre gli stessi semplici gesti. Solo attraverso la ripetizione ossessiva è arrivato all’eccellenza.

Per cinque anni, Sasha Grey ha compiuto in maniera ossessiva sempre le stesse azioni, arrivando anche lei a una forma di eccellenza. Oggi ha smesso e cerca disperatamente di reinventarsi. Ma il mondo non ha bisogno di altri wannabe. Ha bisogno di Sasha Grey. Disperatamente”.

Sasha Grey, la rivoluzionaria del porno che ora vuole sparire”, di Roberto Recchioni, su Repubblica XL, n. 86, maggio 2013.