Barboncino positivo al Coronavirus: a Bitonto il primo cane in Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Novembre 2020 - 14:03 OLTRE 6 MESI FA
Barboncino di Bitonto positivo al Covid, ora è guarito. Nessun rischio per gli umani

Barboncino di Bitonto positivo al Covid, ora è guarito. Nessun rischio per gli umani (Foto Ansa)

Un barboncino positivo a Bitonto (Bari): è il primo case infettato dal Coronavirus in Italia.

Un barboncino è risultato positivo al coronavirus a Bitonto (provincia di Bari): è il primo caso per un cane in Italia. E il dipartimento di Prevenzione dell’Asl Bari ha inviato una nota al ministero della Salute per informarlo.

Barboncino positivo: è il primo cane col Coronavirus in Italia

La notizia, riportata da TeleNorba e Repubblica Bari, è stata confermata all’Ansa dal dipartimento Prevenzione. Si tratta di un barboncino che vive con una famiglia composta da tre persone a Bitonto, Comune della provincia di Bari.

I padroni positivi al Covid

Sia i coniugi che un figlio minorenne sono risultati positivi al Covid-19. Il servizio veterinario ha eseguito il tampone anche sul cane ed è emersa una bassa positività. “La notizia non rappresenta un problema sanitario, da quanto è emerso fino ad ora i cani non sono ospiti in grado di diffondere il contagio”, spiega all’Ansa l’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco.

Il cane non può contagiare

Il cane comunque non può contagiare gli umani. Lo spiega Nicola Decaro, professore ordinario di malattie infettive degli animali all’Università di Bari (e fratello del sindaco).

Repubblica Bari ha sentito Decaro, che ha spiegato: “Stavolta abbiamo avuto diversi tamponi positivi. Una quindicina fra quelli nasali, orali e rettali. Ma il titolo virale è risultato molto basso”.

“Significa che il cane non è in grado di infettare, perché anche se viene contagiato, il virus è presente in quantità modeste, per intenderci. Dunque si conferma quanto era già noto sulla base della letteratura scientifica internazionale”. I tamponi sulla barboncina sono stati eseguiti dagli stessi proprietari e poi inviati nel laboratorio dello specialista barese. (Fonti: Ansa, TeleNorba, Repubblica Bari)