Botswana, strage di elefanti: 330 uccisi da un batterio dell’acqua
Pubblicato il 23 Settembre 2020 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA

Botswana, strage di elefanti: 330 uccisi da un batterio dell’acqua (Foto Ansa)
Strage di elefanti in Botswana. Ma i bracconieri non c’entrano nulla
Misteriosa moria di elefanti in Botswana. La silenziosa strage cominciata questa estate nel Nord del Paese continua: dai 281 di luglio, il numero di pachidermi morti è salito a 330.
Le carcasse erano state ritrovate nella zona del delta del fiume Okavango, vicino alla città di Maun. La pista del bracconaggio è stata esclusa perché gli animali sono stati ritrovati con le zanne intatte.
I funzionari in Botswana affermano che la morte sia stata causata da tossine prodotte da batteri. “I nostri ultimi test hanno rilevato che le neurotossine cianobatteriche sono la causa della morte. Si tratta di batteri trovati nell’acqua”, ha detto in conferenza stampa Mmadi Reuben, ufficiale veterinario capo presso il Dipartimento della Fauna selvatica e dei Parchi nazionali.
“Tuttavia, abbiamo ancora molte domande cui rispondere, come il motivo per cui solo gli elefanti sono morti e perché solo in quella zona. Abbiamo una serie di ipotesi su cui stiamo indagando”, ha aggiunto.
In Botswana la più grande popolazione di elefanti
Il Botswana ospita un terzo della popolazione di elefanti in via di estinzione del continente e ha dichiarato a luglio di aver avviato un’indagine sulla strana strage, raccogliendo campioni dalle carcasse e mobilitando personale e aerei per comprendere meglio la situazione.
Il Botswana ha la più grande popolazione di elefanti del mondo, stimata in 130 mila esemplari. Nel confinante Zimbabwe sono state scoperte più di 20 carcasse di elefanti all’inizio di settembre, e le autorità sospettano che gli animali siano morti a causa di un’infezione batterica. (Fonte: Ansa).