Colpisci al cuore! Orrore in Francia: il video del cacciatore che intima al figlioletto di finire il cinghiale

"Colpiscilo al cuore, affonda il coltello"

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Dicembre 2022 - 15:09 OLTRE 6 MESI FA
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Il cacciatore che intima al figlioletto di finire il cinghiale. Chiamare la Protezione animali o la protezione dell’infanzia? Meglio tutti e due. Esiste un Telefono azzurro francese, hallo?

Il cacciatore che intima al figlioletto di finire il cinghiale

C’è un tizio con l’hobby della caccia dalle parti della Marna, a est di Parigi, che, quale degna conclusione dell’impresa di aver catturato vivo un cinghiale, già azzannato e circondato da ringhiosi cerberi, intima al figlio di dieci anni di finirlo.

Precisamente, gli grida istruzioni più dettagliate, ordini definitivi. I miti consigli di un padre amorevole. Il momento è importante, quello che, equivocando culture e contesti, diremmo un rito di passaggio. Urge il telefonino, qui bisogna filmare e subito postare su Facebook.

Partecipi o disgustati, simpatizzanti e indignati condividono sul social la scena di un povero animale alla mercé della mandibole di una muta feroce di cani da caccia. Più lo spettacolo atroce di un impaurito bambino e tuttavia deciso a compiacere i sanguinosi desideri del babbino. 

Inciampa, grida, si fa largo a stento fra i rovi, forse sta per piangere. Ma alla fine eccolo là, pronto a eseguire la volontà di un padre sempre più fomentato. 

Il video: “Colpiscilo al cuore”

A un certo punto quel coltello gira un po’ troppo fuori controllo. E’ pur sempre un coltellaccio in mano a un bambino, “stai attento”, urla la voce dell’uomo, fatalmente ignaro di averglielo messo in mano lui stesso.

Segue uccisione, il bambino affonda il colpo per l’orgoglio di papà, il cinghiale non ha mai smesso di urlare. In men che non si dica il video è bannato dallo spazio di condivisione pubblica. Il naturalista Pierre Rigaux, fondatore e presidente dell’associazione animalista e ambientalista Nos Viventia, ha preso nota e registrato il piccolo film dell’orrore schermando il volto del minore. 

Un semplice ragionamento: può un genitore far vivere dal vero a suo figlio esperienze che sarebbero vietate anche solo in televisione? 

Il cacciatore si è difeso con la solita storia della sua cultura contadina che ama gli animali etc… E se non li avesse amati? Anche un magistrato – ci informa La Stampa – ha preso nota. 

La procuratrice di Châlons-en-Champagne, Ombeline Mahuzier, ha aperto un’inchiesta per “istigazione di un minore a compiere un delitto”, “abbandono morale di minore” e “atto di crudeltà nei confronti di un animale”.