Cucciolo di Foca avvistato a San Cataldo (Lecce) VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Gennaio 2020 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA
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Cucciolo di Foca avvistato a San Cataldo (Lecce)

ROMA – A San Cataldo in provincia di Lecce, sulla spiaggia di Frigole è stato avvistato un giovane esemplare di foca monaca del Mediterraneo. L’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, in una nota spiega che “si tratta di uno dei mammiferi marini più minacciati, infatti la sua popolazione complessiva è stimata intorno a 700 esemplari distribuiti tra le coste del Sahara atlantico e delle isole Desertas e le principali colonie riproduttive situate in Grecia, Turchia e Cipro”.

L’Ispra ricorda che “erano diversi decenni che non si avevano prove documentate di un esemplare così giovane in Italia e per questo il ritrovamento di un giovanissimo esemplare riveste particolare importanza”. “Per monitorare questo fenomeno e garantire un’efficace collaborazione tra le Istituzioni presenti sul territorio, è stato attivato un coordinamento tra Ispra, Arpa Puglia, Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e Carabinieri Forestali”

La foca monaca è una delle specie protette dalla legge italiana che ne vieta l’uccisione, la cattura ed il disturbo.  Se viene avvistato, Ispra spiega cosa fare. Bisogna prima di tutto avere “un comportamento rispettoso delle esigenze di un animale selvatico è l’azione più adeguata da compiere per salvaguardare la fauna selvatica”. E ancora: bisogna evitare il contatto fisico con l’esemplare e il lancio di oggetti, fare richiami vocali o generare rumore (…) che rappresentano motivo di disturbo e di stress per l’esemplare; evitare di introdurre gli animali domestici nei luoghi frequentati dalle foche poiché potrebbero essere portatori di malattie per le foche e comprometterne la salute; in mare, occorre spegnere subito i motori dell’imbarcazione, mantenere il silenzio, e aspettare che l’animale continui il proprio percorso senza ostruirlo.

Prosegue Ispra: “Le foche, incuriosite, possono avvicinarsi ai natanti, ai subacquei ed alle imbarcazioni, ma in nessun caso devono essere disturbate, molestate e inseguite sia in acqua sia a terra. Infine: durante una nuotata o un’immersione, allontanarsi lentamente per non disturbare l’animale (…)”.

In caso venga avvistato un esemplare, l’ente del ministero dell’Ambiente spiega che bisogna “allertare immediatamente le autorità marittime competenti (Capitaneria di Porto; tel. 1530), segnalando l’evento e continuando ad osservare l’esemplare annotando il comportamento ed i dettagli fisici dell’esemplare avvistato; in ambiente emerso (spiaggia o roccia) è fondamentale mantenere una distanza di sicurezza dall’esemplare per evitare di disturbarlo ed allontanarlo dal sito in cui sta riposando; mantenere il massimo silenzio ed allontanarsi lentamente evitando movimenti bruschi che possano spaventare l’esemplare, fino a raggiungere una distanza di sicurezza di almeno 50 metri di raggio intorno all’esemplare”.

Fonte: AdnKronos, Corriere della Sera, YouTube