Freya, il tricheco del fiordo di Oslo è stato abbattuto: stressato dai selfie dei turisti era diventato un pericolo

L'esemplare era stato filmato mentre inseguiva un'anatra, attaccava un cigno o saliva sulle barche per stendersi al sole e facendole affondare.

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Agosto 2022 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA
Freya, il tricheco del fiordo di Oslo è stato abbattuto: stressata dai selfie dei turisti era diventata un pericolo

Freya, il tricheco del fiordo di Oslo è stato abbattuto: stressata dai selfie dei turisti era diventata un pericolo

E’ stato abbattuto il tricheco norvegese Freya è stato abbattuto: il grande mammifero marino era diventato un’attrazione estiva nel fiordo di Oslo, dove dal 17 luglio intratteneva involontariamente turisti e residenti.

Il tricheco, secondo le autorità norvegesi, era diventato un pericolo per il pubblico e governo non hanno voluto correre rischi. Al pinnipede è stata praticata l’eutanasia.

“La decisione di praticare l’eutanasia sul tricheco è stata presa sulla base di una valutazione completa della continua minaccia alla sicurezza umana”, ha detto il capo della Direzione norvegese della pesca, Frank Bakke-Jensen.

Freya, il tricheco buono che affondava le barche

Si conclude così l’avventura di Freya, il cui nome nella mitologia scandinava si riferisce alla dea della bellezza e dell’amore. Il grande mammifero, un esemplare femmina di circa 600 chili, era stato filmato tra un lungo sonnellino e l’altro (un tricheco può dormire fino a 20 ore al giorno) mentre inseguiva un’anatra, attaccava un cigno o saliva sulle barche per stendersi al sole, facendone affondare diverse sotto la sua mole.

Il tricheco era diventato anche un compagno di nuoto per molte persone. “Abbiamo esaminato attentamente tutte le possibili soluzioni – ha spiegato Bakke-Jensen – Abbiamo concluso che non potevamo garantire il benessere dell’animale con nessuno dei mezzi disponibili”.

Freya, perché era un pericolo per gli uomini

In precedenza, funzionari avevano detto che stavano prendendo in considerazione la soppressione per il mammifero, perché i ripetuti appelli al pubblico a tenersi a distanza dall’animale erano stati vani. Nonostante gli avvertimenti, infatti, i curiosi continuavano ad avvicinarsi a lei, a volte con bambini al seguito, soprattutto per scattare fotografie. I trichechi vivono normalmente alle latitudini ancora più settentrionali dell’Artico.

Accerchiata giorno e notte dai curiosi, Freya aveva iniziato a non dormire più come la sua etologia richiedeva e a dare quindi segni di insofferenza. Così, l’animale, stressato dai turisti, secondo le autorità era diventato un pericolo per gli umani. Poco importa se per colpa degli stessi.

Rune Aae, biologo presso l’Università Sorost-Norge, ha studiato i comportamenti di Freya nelle scorse settimane e secondo lo scienziato la tricheca sarebbe entrata nel fiordo per errore mentre cercava di nuotare verso nord per andare nell’Artico, presso le isole Svalbard, a migliaia di chilometri di distanza. Freya era già stata avvistata nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Danimarca e in Svezia prima di decidere di trascorrere parte dell’estate in Norvegia.