I gatti come i cani: anche loro si affezionano al padrone

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2019 - 17:05 OLTRE 6 MESI FA
Anche i gatti si affezionano

Anche i gatti si affezionano (Foto Ansa)

MILANO  –  Anche i gatti si affezionano ai loro padroni umani proprio come i cani e i bambini con i loro genitori. La rivincita dei felini, da sempre tacciati di essere dei freddi opportunisti legati alla ciotola del cibo più che a chi gliela prepara, arriva da uno studio condotto all’Università dell’Oregon, negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista Current Biology. 

“Il nostro studio indica che quando i gatti vivono in uno stato di dipendenza con un essere umano, il comportamento di attaccamento è flessibile e la maggior parte di loro usa l’uomo come fonte di comodità e di sicurezza in un nuovo ambiente”, spiega Kristyn Vitale, coordinatrice dello studio.

Per dimostrarlo i ricercatori hanno condotto lo stesso tipo di test che si fa con i bambini sull’attaccamento: quando ritorna chi si prende cura di loro dopo una breve assenza, il piccolo che ha un attaccamento sicuro, torna velocemente ad un’esplorazione rilassata, mentre quelli insicuri gli si attaccano in modo eccessivo o la evitano.

Test simili sono già stati eseguiti in passato anche con i cani e i primati. In questo caso un gatto adulto o cucciolo doveva passare due minuti in una stanza nuova con il suo umano, e poi rimanerci da solo per altri due minuti. Dopo di che, la persona che si prende cura di lui tornava dentro la stanza per due minuti. I gatti hanno così mostrato un attaccamento sorprendentemente simile a quello dei bambini. Nell’essere umano, il 65% dei piccoli ha infatti un attaccamento sicuro all’adulto che lo cura.

“I gatti domestici, sia adulti che cuccioli, hanno dimostrato di avere anche loro un attaccamento sicuro al loro padrone nel 65% dei casi”, continua Vitale. Gli esperimenti hanno inoltre mostrato che l’attaccamento di un gatto ad un umano è stabile e dura anche in età adulta. “I gatti insicuri possono invece correre e nascondersi, o agire in modo apparentemente distante – conclude Vitale – Un pregiudizio su di loro che dura da parecchio tempo”. Questa loro flessibilità sociale può essere stata alla base del loro successo con l’uomo. (Fonte: Ansa)