Lupi e ippopotami: dal Veneto allo Zambia, homo (sapiens?) li uccide

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Ottobre 2018 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA
Lupi e ippopotami: dal Veneto allo Zambia, homo (sapiens?) li uccide

Lupi e ippopotami: dal Veneto allo Zambia, homo (sapiens?) li uccide

ROMA – Non è un buon momento per lupi e ippopotami: dal Veneto, dove l’antenato del cane farebbe razzie nelle malghe alpine, allo Zambia dove i fiumi in secca non garantirebbero più un habitat decente ai grandi mammiferi, gli umani procedono spediti al loro abbattimento. 

Veneto, sì all’abbattimento dei lupi. La regione Veneto ha approvato, sulla scorta della decisione già presa dalle province autonome Trento e Bolzano, l’abbattimento programmato dei lupi, nonostante la contrarietà del ministero dell’Ambiente e delle associazioni animaliste. In effetti le misure delle due province sono state impugnate dal governo. Ma la volontà di proseguire la crociata contro i lupi non si ferma. 

L’idea è quella di mettere il Governo nazionale di fronte al fatto compiuto e costringerlo a rivedere le norme orientandole verso una maggiore discrezionalità rispetto alle esigenze dei territori. “Plaudiamo anche alla sensibilità del ministro Costa che si rende portatore delle istanze di milioni di italiani e delle associazioni animaliste e ambientaliste, da sempre contrari allo sterminio di lupi. Ma, anche del mondo scientifico che – ha dichiarato Andrea Brutti, dell’Ufficio Fauna Selvatica di Enpa.- ha chiaramente dimostrato l’inutilità delle uccisioni, dei lupi come di qualsiasi altro animale, spesso strumentalizzate per la ricerca del consenso politico”.

Zambia, il fiume è secco, 2mila ippopotami saranno uccisi. Il governo dello Zambia procederà con il piano sospeso due anni fa che prevede l’abbattimento fino a un massimo di 2.000 ippopotami nei prossimi cinque anni: lo ha annunciato il ministro del Turismo del Paese, Charles Banda, secondo quanto riporta la stampa locale. Si tratta di un’azione necessaria, ha spiegato il ministro, poiche’ i livelli delle acque del fiume Luangwa, nell’est del Paese – dove vive la maggior parte della popolazione di ippopotami in questione – non sono sufficienti a garantire la sopravvivenza degli animali e trasferirli in altre aree sarebbe troppo costoso.