Milano, gatto perso in metro 15 giorni fa recuperato in un cunicolo

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 19 Novembre 2019 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA
gatto nero foto milano

Un gatto nero simile a quello rirtrovato in metro a Milano (foto Ansa)

ROMA – Lo scorso 2 novembre, una ragazza che stava trasportando il suo gatto in metropolitana aveva perso il suo gatto a causa della rottura improvvisa del trasportino.

Il gatto era finito in un cunicolo della linea Gialla ed è stato recuperato lunedì 18 novembre da una squadra speciale di salvataggio composta da Enpa, l’ente Nazionale protezione animali, i Vigili del fuoco e personale di Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano.

Il gatto è stato fatto uscire da quello spazio chiuso e portato in salvo. Il ritrovamento è avvenuto la mattina di lunedì 18 novembre prima delle 7. Come scrive l’Enpa Milano, “alcuni passanti hanno sentito un miagolio provenire dalle grate presenti nello spartitraffico di via Sammartini, di lato alla Stazione Centrale di Milano. Quando si sono avvicinati alle griglie sono riusciti ad individuare nel buio dei locali sottostanti un gatto che cercava disperatamente di attirare l’attenzione di qualcuno, per poter essere salvato da quella situazione”.

Grazie all’intervento di Atm e degli agenti della security della stazione, un’operatrice dell’Enpa e i Vigili del fuoco hanno potuto percorrere la galleria arrivando nei locali in cui era nascosto.

Ermanno Giudici, Presidente di Enpa Milano, sul sito dell’associazione racconta: “Portato in Clinica, i veterinari di Enpa hanno potuto verificare la presenza del microchip. Così abbiamo ricostruito la storia di questo animale anche attraverso annunci sui social e contatti con altre associazioni del territorio: risulta essere un gatto scappato proprio nella fermata della Stazione Centrale della Linea Gialla della Metropolitana Milanese il 2 novembre. Da allora il gatto ha vagato probabilmente restando sempre nelle gallerie dei treni e soltanto grazie alle proverbiali sette vite dei gatti è riuscito a sopravvivere così tanto tempo”.

 Fonte: Enpa, Repubblica