Oca Reginaldo diventa mascotte dell’oratorio, poi finisce al macello. Gli animalisti denunciano il prete

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Febbraio 2021 - 12:57 OLTRE 6 MESI FA
Oca Reginaldo diventa mascotte dell'oratorio, poi finisce al macello. Gli animalisti denunciano Don Sanvito

Oca Reginaldo diventa mascotte dell’oratorio, poi finisce al macello. Gli animalisti denunciano Don Sanvito

L’oca Reginaldo, divenuta in pochi giorni mascotte dell’oratorio Don Bosco di Villasanta (Monza), finisce al macello e gli animalisti denunciano don Simone Sanvito.

Reginaldo, ribattezzata così in onore alla celebre oca del cartone animato “Gli Aristogatti”, da qualche giorno era arrivata in oratorio conquistando da subito la simpatia dei fedeli. Il prete aveva però annunciato sul suo profilo Instagram e Facebook che l’oca sarebbe diventata un “salame per la comunità”.

Annuncio che aveva scatenato le reazioni della comunitò, tra chi concordava con le intenzioni culinarie del sacerdote, chi rilanciava consigliando una bella cassoeula d’oca e chi, invece, avrebbe preferito continuare a sentirla starnazzare.

In realtà la sorte di Reginaldo pare fosse già segnata perché, a detta del prete, l’animale era molto aggressivo. Ma il caso ha scatenato la dura reazione degli animalisti.

Oca Reginaldo, l’esposto di Aidaaa

La vicenda della macellazione dell’oca Reginaldo è tutt’altro che chiara e per questo motivo è stato presentato nella giornata di martedì un esposto alla procura di Monza a firma dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa).

Gli animalisti chiedono agli inquirenti di fare luce sulla situazione, che a loro dire potrebbe essere ben diversa rispetto alla versione fornita dal sacerdote.

“Sono diverse le situazioni che meritano approfondimento”, si legge nell’esposto a firma del presidente nazionale Aidaa, Lorenzo Croce. “Innanzitutto chi ha considerato l’oca un animale aggressivo e con quale criterio? Se cosi fosse, come mai il contadino, che chiediamo venga sentito, l’avrebbe ceduta al prete che l’ha lasciata scorrazzare per due giorni in oratorio a Villasanta per poi essere condotta al macello?”.

Oca Reginaldo era già destinata al macello?

Sempre nell’esposto l’associazione chiede di capire la filiera della cessione dell’animale, e sopratutto se “l’oca Reginaldo era già destinata alla macellazione, se si perché il contadino non l’ha portata subito dal macellaio?”.

E ancora: “Questa macellazione è avvenuta in maniera regolare, se si il macellaio faccia vedere il registro di carico e scarico dell’animale preso in consegna vivo e poi macellato”.

Insomma sono diverse le questioni che non tornano e sulle quali gli animalisti vogliono vederci chiaro e sopratutto il presidente Aidaa non esclude “nei prossimi giorni ulteriori iniziative per fare definitiva luce sulla vicenda della morte inutile, quanto vergognosa dell’oca Reginaldo”.