Paga per farsi fotografare con un leopardo nero in uno zoo, ma l’animale lo sbrana

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Novembre 2020 - 20:43 OLTRE 6 MESI FA
leopardo nero sbrana

Paga per farsi fotografare con un leopardo nero in uno zoo, ma l’animale lo sbrana

Paga 150 dollari per farsi fotografare e giocare con un leopardo nero in uno zoo in Florida, ma l’animale lo sbrana.

Ha pagato 150 dollari per vivere una “esperienza di contatto completo” con un leopardo nero tenuto in cattività in uno zoo a Davie, vicino a Fort Lauderdale, nel sud della Florida.

L’uomo aveva ottenuto il permesso di entrare nella gabbia dell’animale e scattare dei selfie con lui. Una iniziativa che però è costata cara all’uomo che è stato aggredito dal felino.

La Florida Fish and Wildlife Conservation Commission ha accusato il proprietario dello zoo di consentire il pieno contatto con un animale estremamente pericoloso.

Inoltre il proprietario è stato denunciato per il mantenimento di fauna selvatica in cattività in condizioni non sicure.

L’aggressione: ferite gravissime alla testa

I media raccontano che la vittima è stata aggredita non appena è entrato nel recinto del leopardo nero.

Le ferite erano così gravi che il suo cuoio capelluto “è stato staccato dalla testa e il suo orecchio destro era strappato a metà”, si legge nel rapporto di denuncia.

L’uomo è sopravvissuto ma ha dovuto sottoporsi a più interventi chirurgici.

Bimbo di 2 anni attaccato da un leopardo

Solo qualche mese prima un bambino di due anni era stato aggredito da un leopardo in un parco safari a Koh Samui, in Thailandia.

L’attacco del leopardo è arrivato inatteso mentre il bimbo era accudito dal nonno e dai genitori in un safari lodge recintato.

 Pare che il nonno del bimbo abbia accidentalmente aperto la porta del recinto del leopardo: l’animale di sei anni di nome Tony è scappato e si è avventato sul bambino.

Il piccolo ha subito una frattura alla guancia durante l’attacco.

“Per fortuna in Italia niente tigri, pantere nere o pigri leoni dietro il pergolato. Anche se – evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – gira voce che ce ne siano per davvero, irregolari: leoni, leopardi, pantere e linci da appartamento“. (fonte LA STAMPA)