Sardegna, morbo della lingua blu: 205 focolai, 255 pecore morte, si cercano antirepellenti

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 1 Settembre 2021 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA
Sardegna, morbo della lingua blu: 205 focolai, 255 pecore morte, si cercano antirepellenti

Sardegna, morbo della lingua blu: 205 focolai, 255 pecore morte, si cercano antirepellenti (Foto Ansa)

Il morbo della lingua blu è diventato un grosso problema in Sardegna. Per gli animali e per gli allevatori. I numeri sono parlano di almeno 205 focolai e 255 pecore morte. Per questo gli allevatori chiedono antirepellenti per poter affrontare l’emergenza.

Lingua blu, in Sardegna chiedono il vaccino contro la blue tongue

“In attesa dell’arrivo delle nuovi dosi per il vaccino contro la blue tongue è fondamentale mettere in sicurezza gli allevamenti distribuendo gli antirepellenti”. È la richiesta di Coldiretti Nord Sardegna, attraverso il presidente Battista Cualbu.

Che, insieme alle organizzazioni agricole Cia Nord Sardegna e Confagricoltura Sassari-Olbia-Tempio, guidate rispettivamente dal presidente Michele Orecchioni e dal direttore Giannetto Arru Bartoli, sono stati convocati a Sassari dal Servizio di sanità animale del dipartimento di prevenzione rappresentata da Francesco Sgarangella.

Il morbo della lingue blu in Sardegna: numeri dell’epidemia

Il morbo della lingua blu è comparso per la prima volta con il sierotipo 4 avvenuta nella prima decade di agosto in due allevamenti di Bari Sardo, in Ogliastra. Interessa – dati aggiornati a lunedì 30 agosto – 57.063 capi in 205 focolai con 5.127 ovini che presentano sintomi e 255 morti.

Secondo le organizzazioni di categoria, il virus, visti anche i precedenti, rappresenta un pericolo e si sta diffondendo a macchia d’olio interessando ormai tutte le province sarde. Mancano però i vaccini, che al momento non coprono neppure la rimonta.

L’appello delle associazioni agricole

“Siamo stati rassicurati sull’ordine immediato di nuove dosi di vaccino – affermano i rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura – ma siamo consapevoli che i tempi non sono brevi, perché le procedure pubbliche non sono velocissime”.

Per questo, spiegano, “è necessario mettere in sicurezza gli allevamenti contrastando il rapido diffondersi del morbo, trattando gli stessi allevamenti con gli antirepellenti – ce ne sono diversi efficaci – che vanno distribuiti alle aziende zootecniche dalla Regione. Questi hanno un’efficacia di circa 25-30 giorni, e garantirebbero la copertura fino all’arrivo del vaccino”.

Nei prossimi giorni le organizzazioni agricole, che hanno chiesto di essere informate sulle attività che si stanno mettendo in campo per fermare la blue tongue, incontreranno in videoconferenza il direttore del servizio di Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare dell’assessorato alla Sanità, Antonio Montisci. “Contemporaneamente al contrasto è necessario – rilancia Battista Culabu – che nel collegato alla finanziaria si prevedano i denari per indennizzare le aziende che hanno subìto perdite a causa della lingua blu”.