Serpenti marini respirano sott’acqua dalla testa: la scoperta in Australia

di Caterina Galloni
Pubblicato il 5 Settembre 2019 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Serpenti marini

Serpenti marini, un esemplare dello studio (Credit Alessandro Palci/Flinders University)

ROMA – I serpenti marini della specie Hydrophis cyanocinctus con le squame a strisce blu, respirano sott’acqua grazie a una rete di vasi sanguigni nella testa che forniscono un’ampia superficie per assorbire ossigeno. Una volta nel sangue, l’ossigeno passa al cervello consentendo al rettile tropicale di rimanere sott’acqua più a lungo senza la necessità immediata di tornare in superficie per respirare.

I ricercatori australiani hanno utilizzato delle radiografie per realizzare un modello 3D della testa del serpente, che ha rivelato la presenza dell’inaspettato sistema di respirazione. L’Hydrophis cyanocinctus, conosciuto come faint-banded sea snake, è molto velenoso, può raggiungere 1,5 mt di lunghezza, vive nelle acque tropicali vicino alle coste e alle barriere coralline del sud-est asiatico.

Non avendo branchie come i pesci, i serpenti marini devono emergere regolarmente per respirare. Il biologo Alessandro Palci della Flinders University in Australia e altri colleghi sono rimasti sorpresi scoprendo che l’Hydrophis cyanocinctus ha una rete di vasi sanguigni nella testa che funziona come una branchia e aiuta ad assorbire ossigeno dall’acqua.

“Abbiamo scoperto che questo serpente di mare per respirare sott’acqua usa la parte superiore della testa come una branchia”, ha spiegato Palci. La rete di vasi sanguigni, ha osservato, è “strutturalmente molto diversa dalle branchie di pesci e anfibi. La sua funzione è comunque abbastanza simile, in quanto fornisce un’ampia superficie ricca di vasi sanguigni impoveriti di ossigeno che possono assorbirlo efficacemente dall’acqua circostante”.

I vasi sanguigni scorrono appena sotto la pelle attraverso la fronte e il muso del serpente. “I serpenti marini hanno avuto la grande capacità di adattarsi a uno stile di vita totalmente acquatico e assorbire ossigeno attraverso la pelle, ora abbiamo scoperto che l’Hydrophis cyanocinctus ha un’altra funzionalità che consente di rimanere immerso per periodi di tempo più lunghi”, ha affermato la coautrice e biologa Kate Sanders dell’Università di Adelaide. I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Royal Society Open Science. (Fonte: Daily Mail)