Tanzania, la dieta proteica degli scimpanzé: mangiano il cervello dei piccoli colobo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Aprile 2018 - 06:50 OLTRE 6 MESI FA
scimpanze cervello scimmie

Tanzania, la dieta proteica degli scimpanzé: mangiano il cervello dei piccoli colobo

ROMA – In Tanzania, gli scimpanzé che catturano le scimmie della specie colobi rossi si nutrono sistematicamente del cervello dei cuccioli.

Tutte le notizie di Blitzquotidiano in questa App per Android. Scaricatela qui

Tutte le notizie di Ladyblitz in questa App per Android. Scaricatela qui

La scoperta è stata fatta dall’antropologo Ian Gilby dell’Arizona State University, e insieme al team sostiene che l’orribile pratica possa essere legata alla qualità nutrizionale del cervello, spinti dal bisogno di mangiare cibi grassi; i primi antenati umani, secondo i ricercatori, potrebbero aver seguito un percorso simile.

Hanno esaminato dei filmati di scimpanzé nel Parco nazionale di Gombe in Tanzania, per scoprire i modi in cui i primati si nutrono di carne e visto che la prima parte del corpo che mangiano della preda, è il cervello dei cuccioli o comunque colobi rossi giovani, scrive il Daily Mail.

Ciò ha spinto Gilby a chiedersi perché gli animali mangiassero prima determinate parti del corpo, ed è giunto alla conclusione che la pratica ha a che fare con il valore nutrizionale, il cervello è fonte di acidi grassi che supportano lo sviluppo neurologico

Ha dichiarato al National Geographic: “Tendiamo a dire che la carne è carne, ma sappiamo che la composizione dei nutrienti varia. L’intera carcassa è preziosa, ma il cervello lo è in modo particolare”.

La ragione per cui gli scimpanzé si nutrono per prima cosa del cervello dei cuccioli potrebbe essere perché è accessibile: quello dei colobi rossi adulti non è facili da prendere, prima è indispensabile fracassare il cranio ormai completamente formato.

Se uno scimpanzè uccidesse una scimmia adulta, potrebbe non essere in grado di prendere il cervello prima che un altro scimpanzé gli soffi la preda.

L’antropologa della Texas State University, Jill Pruetz, studia i primati in Senegal e afferma di aver assistito a un comportamento simile, infatti mangiavano prima di ogni parte del corpo la testa dei galagoni, piccoli primati notturni noti in inglese come  bushbabies, “bambini del bosco”.

I ricercatori ritengono che la pratica di mangiare il cervello, potrebbe provenire da una specie con cui gli umani condividono probabilmente un comune antenato.

Pruetz ha osservato: “Uno dei modi migliori per comprendere i primi ominidi è prendere come modello gli scimpanzé. Avere una visione più chiara della caccia da parte dello scimpanzé può consentire di capire meglio il comportamento dei primi ominidi”.