Thailandia, cubomedusa punge a morte un bambino. Un bambino di 9 anni è morto dopo esser stato punto da una cubomedusa (cubozoi) in Thailandia. Stava passando una giornata al mare, la famiglia, di origine israeliana, si è stabilita da qualche anno sull’isola di Ko Phangan, nel sud-est della Thailandia.
Thailandia, cubomedusa punge a morte un bambino
Il ragazzino si è accorto che qualcosa, una medusa verosimilmente, lo aveva toccato. Uscito dall’acqua dolorante, è trascorso tuttavia un po’ di tempo prima che i sanitari si accorgessero che si trattava appunto di una cubomedusa, o vespa di mare.
Un po’ di imprudenza sembra fuori discussione. La zona è tristemente famosa per la presenza di questo temibile animale. Esiste una zona delimitata dove fare il bagno, anche per consentire soccorso immediato: il bambino avrebbe nuotato fuori dall’area prescritta.
Vespa di mare, box jellyfish, cubomedusa
Chironex fleckeri, più nota come vespa di mare o medusa scatola (box jellyfish), è uno degli animali più velenosi del mondo, può uccidere addirittura in un minuto.
Venire a contatto con i tentacoli, che possono essere lunghi anche tre metri, può essere infatti letale. La pericolosità è dovuta alle migliaia di cellule velenifere che si trovano appunto lungo i tentacoli. Quando le meduse nuotano i tentacoli si contraggono sino a 15 centimetri, quando invece stanno cacciando i tentacoli si assottigliano e si allungano fino a 3 metri. Ogni tentacolo è ricoperto da decine di migliaia di microscopiche nematocisti, le cellule che secernono veleno.
La sua “strisciata” è dolorosissima e provoca una intensa sensazione di calore. Il veleno quando entra nel circolo sanguigno causa intensi spasmi muscolari, paralisi respiratoria e infine arresto cardiaco, il tutto nel giro di 2-3 minuti. La vespa di mare è diffusa nella fascia costiera dei mari del nord dell’Australia e del Sudest asiatico, dove si nutre di crostacei e piccoli pesci. Nel mondo provoca un po’ meno di cento vittime l’anno.