YOUTUBE Venezuela, emergenza cibo zoo: animali morti, a rischio leoni e tigri

Venezuela, emergenza cibo zoo: animali morti, a rischio leoni
Venezuela, emergenza cibo zoo: animali morti, a rischio leoni

CARACAS – Circa 50 animali sono morti a causa della mancanza di cibo che, negli ultimi sei mesi, ha colpito lo zoo Caricuao di Caracas in Venezuela. Si tratta di uno dei maggiori parchi presenti nel paese sudamericano colpito da una crisi economica senza precedenti cominciata con il calo dei prezzi del petrolio e con il braccio di ferro in corso tra il presidente Nicolas Maduro e l’opposizione.

Molti degli animali morti non mangiavano da almeno due settimane a causa della carenza oramai endemica di cibo che ha colpito il Venezuela. A morire sono stati conigli, volatili, tapiri e maialini vietnamiti.

Al momento leoni e tigri vengono nutriti con mango e zucca nel tentativo di ridurre le razioni di carne. Gli addetti della struttura assicurano di fare tutto il necessario per assicurare la sopravvivenza degli animali colpiti dalla mancanza di vitamine e nutrienti essenziali. Gli elefanti ad esempio, ora vengono nutriti con grutti tropicali che hanno sostituito il fieno.

La magistratura ha aperto un fascicolo circa la morte di varie specie animali all’interno dello zoo dove la situazione, malgrado l’impegno degli operatori, sembra oramai sfuggita di mano.

Come scrive Repubblica che pubblica delle foto, la situazione del Caricuao non è isolata:

“Nel parco “La Laguna” che sorge nello stato di Tachira, gli amministratori hanno spiegato di essersi affidati alle donazioni locali per ottenere frutta, verdura e carne con cui nutrire i loro animali. “Stamo facendo tutto quello che è umanamente possibile per assicurarci che lo zoo continui a funzionare” ha spiegato Oslander Montoya, contabile della municipalità che si occupa di trovare fondi per lo zoo. Tre animali sono morti invece a maggio in una struttura di Paraguana e il personale sta pensando di spostare una dozzina di esemplari in un altro parco dello stato di Merida”.

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