Emicrania, spiegato perché la luce fa male

Pubblicato il 10 Gennaio 2010 - 19:59| Aggiornato il 11 Gennaio 2010 OLTRE 6 MESI FA

È stato svelato perché chi soffre di emicrania ha il terrore della luce, che gli provoca ancora più dolore: è stato scoperto infatti che è colpa di un collegamento fra cellule luce-sensibili degli occhi e una famiglia di neuroni con un ruolo cruciale nel dolore dell’emicrania.

Resa nota sulla rivista “Nature Neuroscience”, la scoperta si deve a Rami Burstein, del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston. Circa l’85% di chi soffre di emicrania ha anche la fotofobia, cioé l’esposizione alla luce, anche la più fioca, fa aumentare il dolore pulsante alla testa. Bastano pochi secondi di luce dall’inizio dell’attacco per provocare l’effetto e poi occorre almeno mezz’ora di buio per far rientrare i sintomi della fotofobia stessa, ma finora non era noto il perché di questa avversione alla luce.

Burstein si è insospettito studiando alcuni non vedenti che soffrono di emicrania, un gruppo di persone che aveva gli occhi completamente danneggiati e non poteva sentire la presenza di luce, né percepire l’alternanza giorno/notte, e un gruppo di non vedenti che però poteva sentire la presenza di luce e distinguere il giorno dalla notte. I primi non sono fotofobici mentre i secondi lo sono.

Gli esperti hanno ipotizzato quindi che dietro la fotofobia ci fossero il nervo ottico, che nei non vedenti totali non funziona più, e un gruppo di fotorecettori retinici basati sulla melanopsina, che sentono la luce e la differenza tra giorno e notte.