Iran: lapidazione rimandata per Sakineh, la vedova accusata di adulterio

Pubblicato il 10 Luglio 2010 - 16:56| Aggiornato il 11 Luglio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Sakineh Mohammadi Ashtiani

Non verrà lapidata a morte Sakineh Mohammadi Ashtiani, hanno avuto pietà (almeno momentaneamente) le autorità iraniane che non applicheranno la pena di morte per lapidazione per la donna accusata di un crimine considerato gravissimo da queste parti: aver avuto una relazione extra coniugale, anche se dopo la morte del marito.

Una sospensione che rimanda solo di qualche tempo la fine di Sakineh: non è escluso infatti che la donna, 43 anni, verrà lapidata tra qualche mese, quando l’attenzione internazionale sarà calata.

I giudici hanno deciso di sospendere la lapidazione, che consiste nel coprire di terra fino al collo il condannato e poi di tirargli pietre in testa fino alla morte, dopo gli appelli dei figli della donna, di Human Right Watch e di Amnesty International.

Secondo Amnesty in Iran nel 2009 sono state uccise 388 persone, il record mondiale dopo Cina.