“A Sinistra!” c’è un futuro? Corradino e Santelli lo cercano in 10 interviste

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Aprile 2014 - 18:41 OLTRE 6 MESI FA
"A Sinistra!" c'è un futuro? Corradino e Santelli lo cercano in 10 interviste

“A Sinistra!” di Stefano Corradino e Giorgio (Melampo, pagg. 168, euro 10)

ROMA – Si chiama “A Sinistra!”, è un libro a cura dei giornalisti Stefano Corradino e Giorgio Santelli (edizioni Melampo, pagg. 168, euro 10) e a parte il punto esclamativo nel titolo contiene molti punti interrogativi sul senso e sul futuro della sinistra. Domande che Corradino e Santelli hanno rivolto a 10 personaggi della sinistra: Stefano Rodotà, Maurizio Landini, Nichi Vendola, Pippo Civati, Fiorella Mannoia, Moni Ovadia, Vauro Senesi, Michele Giarrusso, Francesco Campanella e Dacia Maraini.

Le personalità che Corradino e Santelli hanno intervistato hanno storie umane e professionali molto diverse fra loro: c’è il professore di diritto (e tante altre cose) Rodotà, il sindacalista e segretario della Fiom Landini, il leader di Sel Nichi Vendola, l’esponente della sinistra Pd Civati, il 5 Stelle ortodosso Giarrusso e l’espulso Campanella; l’attore Ovadia, la cantante Mannoia e la scrittrice Maraini; il vignettista Vauro.

Cosa significa oggi dichiararsi o sentirsi di sinistra? Quali valori, principi ideali, battaglie possono dirsi di sinistra? E la sinistra dov’è? Nei partiti, nei movimenti, nelle associazioni? E un futuro possibile per la sinistra in Italia, c’è?”

“Abbiamo voluto creare un doppio ponte”, spiegano Corradino e Santelli: “Far dialogare personalità politiche di schieramenti differenti e trovare possibili minimi comuni denominatori di sinistra fra la politica e la società civile, le organizzazioni sindacali, il mondo giuridico e quello della cultura. Il libro non è il manifesto di una nuova possibile coalizione ma si propone di essere uno strumento per una riflessione a più voci fra donne e uomini che non si sentono depositari di un pensiero unico ma sono (pre)disposti a mettersi in gioco, in un confronto aperto e plurale sull’identità della sinistra”.

Al centro delle interviste l’Europa con le imminenti elezioni, i primi passi del governo Renzi, la riforma del Senato e le modifiche della Costituzione. E poi il lavoro, la giustizia sociale, l’immigrazione, le pari opportunità, la libertà di espressione… C’è una risposta possibile “di sinistra” a questi temi? E si può creare un terreno comune per affrontarli rifuggendo quell’inclinazione alla rissa, al settarismo e al narcisismo, vizio antico della sinistra?