Andrea Camilleri, il romanzo “Il cuoco dell’Alcyon” ultimo libro scritto prima della morte

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Luglio 2019 - 15:01 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Camilleri, ecco l'ultimo romanzo

Lo scrittore Andrea Camilleri (Foto ANSA)

ROMA – Il cuoco dell’Alcyon è l’ultimo romanzo scritto da Andrea Camilleri prima di morire. Lo scrittore siciliano è scomparso il 17 luglio a Roma all’età di 93 anni, proprio mentre il suo romanzo edito da Sellerio e nato come soggetto per un film ha scalato le classifiche dei libri.

Poche settimane fa, in un’intervista radiofonica a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital, lo stesso scrittore aveva raccontato la curiosa genesi del libro. Si tratta di un’opera nata a Porto Empedocle dove era con la moglie. 

“Arrivò questa meravigliosa goletta, attraccò, scesero due ragazze da copertina e mi incuriosii – ha raccontato – domandai a un amico che ha un negozio di chi fosse e mi disse: ‘viene ogni 15 giorni, fa rifornimento, cambia ragazze e riparte’. Era una bisca per miliardari che se ne va con acque internazionali, con cinque e sei persone che stanno una settimana a scannarsi. Da qui mi è nata l’idea per il libro”. Che in origine, ha rivelato, doveva essere un soggetto per un film.

Dall’America avevano preso contatti con la Palomar perché volevano fare un film americano di Montalbano – ha raccontato Camilleri – e volevano che scrivessi un soggetto. Il film però non si fece più e quindi l’ho trasformato nel nuovo romanzo”. Un libro che “risente della sua radice cinematografica – ha ammesso – l’avevo spostato più sul piano dell’americanata”.

In occasione dell’intervista aveva anche annunciato di avere già in cantiere il prossimo episodio della saga del commissario più famoso della letteratura italiana. “È già in cottura – aveva detto – è la storia di due fratelli che si odiano e uno escogita un modo spaventoso per vendicarsi”. Una stioria che purtroppo non vedrà mai la luce. 

Un’ultima curiosità: con Montalbano Camilleri diceva di avere un rapporto fatto solo d’amore: “Lo amo perché m’ha portato tutto quello che m’ha portato, il successo, i soldi – aveva detto – ma lo odio perché mentre sono impegnato in un romanzo-romanzo, come diceva Simenon, quindi un non poliziesco, questo farabutto compare e mi dice ‘vedi, ti sei messo nei guai, quanto sarebbe stato facile per te scrivere un nuovo Montalbano’. E allora io lo odio, perché in realtà mi ricatta”. (Fonte AGI)