“Cartesio fu ucciso con l’arsenico”. Lo spiega studioso tedesco in un libro

Pubblicato il 27 Ottobre 2009 - 21:26 OLTRE 6 MESI FA
cartesio

Cartesio

Cartesio (1596 1650), il filosofo e matematico francese padre del razionalismo europeo il cui vero nome era René Descartes, potrebbe essere rimasto vittima di un omicidio con l’arsenico. Lo sostiene in un libro appena uscito con il titolo “La Misteriosa Morte di René Descartes” (Der raetselhafte Tod des René Descartes) un professore di filosofia di Erlangen, Theodor Ebert.

Cartesio nel 1649 aveva accettato l’invito della regina Cristina di Svezia, sua discepola e desiderosa di approfondire i contenuti della sua filosofia, e si era trasferito a Stoccolma. Finora si è creduto che il rigido inverno svedese e gli orari in cui Cristina lo costringeva ad uscire di casa per impartirle la lezione – prime ore del mattino quando il freddo era più pungente – minarono il suo fisico portandolo alla morte per polmonite. Le sue spoglie vennero portate in Francia e tumulate a Parigi.

Ora il prof. Ebert sostiene invece la tesi dell’omicidio e di avere ricostruito con documenti dell’epoca la cerchia di sospetti che avrebbero avuto motivo e possibilità per avvelenarlo. Uno dei moventi, secondo Ebert, potrebbe essere stato l’interesse dei cattolici a limitare l’influsso della filosofia cartesiana sui paesi della Controriforma. Per una conferma, secondo il docente tedesco, è necessario un esame accurato di materiale d’archivio dell’epoca, conservato soprattutto in Italia.