Han Suyin è morta. Scrisse “L’amore è una cosa meravigliosa”

Pubblicato il 4 Novembre 2012 - 17:13 OLTRE 6 MESI FA

HONG KONG – La scrittrice di origine cinese Han Suyin, autrice del romanzo ‘L’amore è una cosa meravigliosa’ da cui è stato tratto l’omonimo film, è morta venerdì sera a Losanna, in Svizzera. Aveva 95 anni.

Nata in Cina nel 1917 da padre cinese e madre belga, studiò medicina a Pechino e poi a Bruxelles. Rientrò in Cina allo scoppio della guerra sino-giapponese, sposò il primo dei suoi tre mariti, un generale di Chiang Kai-shek, e scrisse il suo primo libro, ‘Destinazione Chungking’ (1938).

Poi alternò l’attività di medico a quella di scrittrice, ottenendo un successo internazionale con ‘L’amore è una cosa meravigliosa’ (1952, Bompiani), che divenne un film del regista Henry King nel 1955 con protagonista Jennifer Jones, che arrivò al successo grazie a questa pellicola, e con William Holden.

Il romanzo era l’autobiografia romanzata della vita della scrittrice e della sua infelice storia d’amore con il giornalista del Times Jan Morrison. Si sa che Han Suyin non ha mai voluto vedere il film.

Tra i suoi ultimi romanzi, L’incantatrice (Sperling & Kupfer): una complicata storia di due gemelli svizzeri legati da amore e poteri telepatici, i quali, rimasti orfani, partono per la Cina e per il Siam del XVIII secolo dove incontrano eunuchi, concubine e palazzi dell’Eterna Primavera.

Negli anni Cinquanta la scrittrice fu accusata di essere una spia della Cia, mentre gli americani, sospettando che fosse un agente cinese, le tolsero il visto. Ma la sua notorietà è anche legata alla cosiddetta ‘trilogia cinese’, nella quale le vicende autobiografiche si intrecciano con gli avvenimenti che sconvolsero la Cina tra la caduta dell’Impero e la vittoria della Rivoluzione: L’albero ferito (1964), Un fiore mortale (1966), Estate senza voli (1968).

Ha poi scritto una biografia di Mao, Mao Tse-tung, una vita per la rivoluzione (1972), e Il vento nella torre (1976), oltre a un saggio economico e politico, La Cina nell’anno 2001 (1967). Da anni si era trasferita a Losanna con il terzo marito, un ingegnere indiano.