J-Ax: “Ho sconfitto la cocaina con l’aiuto di mia moglie”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2016 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA
J-Ax: "Ho sconfitto la cocaina con l'aiuto di mia moglie"

J-Ax: “Ho sconfitto la cocaina con l’aiuto di mia moglie”

MILANO – La cocaina presa per esaltarsi, l’alcol usato per calmarsi dagli effetti della droga. Una vtia al limite quella che il rapper J-Ax ha pubblicato la sua autobiografia. Dall’infazia vittima dei bulli a scuola, che lo accusavano di portare sfortuna, all’arrivo nel mondo della musica. Dalla fase in cui tutti ti amano e sei in ascesa a quando inizi a cadere e vieni abbandonato e attaccato. E poi l’abbandono della droga, possibile grazie alla moglie, la modella americana Elaina Coker, da cui ora sta per avere un figlio.

Nell’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera il rapper J-Ax racconta i contenuti della sua autobiografia, e dunque della sua vita, in cui scrive di essersi ubriacato per calmarsi dalla cocaina:

“«Avevo avuto un successo incredibile con “Così com’è”. Un po’ come adesso con Fedez. E nella fase dell’ascesa tutti ti amano, o ti sopportano. Poi comincia l’opposizione. Ora riesco a gestirla; allora non capivo le gelosie, le cattiverie. L’ex amico che si offende perché hai meno tempo e ti dà del venduto, il giornalista che ti critica, il collega che ti attacca. Quand’è iniziata la discesa, mi sono ritratto nell’alcol e nella cocaina. Sono diventato un drogato. E drogarsi è come chiedere un po’ di pace alla morte»”.

J-Ax racconta di come una volta ha rischiato di essere arrestato mentre sull’autostrada ha fatto i fari e suonato il clacson all’auto davanti a lui, ma era quella della polizia stradale, che però invece di arrestarlo:

“«Mi hanno fatto cantare nella loro radio un pezzo rap, per tutta la stradale; e mi hanno lasciato andare. Ho capito che sui poliziotti aveva ragione Pasolini. Odiarli tutti è da fascisti»”.

A salvarlo dalla droga, la moglie Elaina che l’ha convinto a cercare emozioni lontano dagli stupefacenti, ad esempio con il bungee.jumping:

“«Con il bungee-jumping: mi sono buttato con una corda dalla cascata del Toce, il secondo salto più alto d’Europa. Io davanti, mia moglie dietro. Subito pensi che stai morendo, e ti dai del coglione. Poi devi tirarti su di peso: così mi sono stirato la schiena. L’anno dopo ho provato il lancio con il paracadute: molto meglio. E poi il tunnel del volo, con il ventilatore che ti dà la sensazione della caduta».
Con la droga ha smesso?
«Sì. Fumo un po’ d’erba ogni tanto».
Sempre droga è.
«Ma no. Non è vero che si passa dalle canne agli stupefacenti. Alla cocaina e all’eroina si arriva attraverso l’alcol. Infatti non bevo più»”.