Un libro: “Sherlock Holmes era gay”

Pubblicato il 2 Dicembre 2011 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 2 DIC – ROHASE PIERCY:'MIO DILETTO HOLMES' (TRE EDITORI, PP.180, 16,50 EURO) Rex Stout, lo scrittore americano creatore del famoso e grassissimo investigatore privato Nero Wolfe, pensava che il dottor John H. Watson, amico e collaboratore di Sherlock Holmes, fosse in realta' una donna. E basava questa teoria, in un articolo che fece scalpore, sull'analisi dettagliata delle avventure scritte da Conan Doyle. Uno dei punti di tale analisi, oltre allo 'strano' comportamento della coppia, da sempre sotto lo stesso tetto con pochissime frequentazioni femminili e abitudini perlomeno 'sospette', e' la modalita' della falsa morte di Holmes alle cascate Reichenbach. Secondo Stout, la versione data da Doyle per spiegare il 'ritorno' di Holmes e come mai non fosse davvero perito precipitando nell'abisso insieme a Moriarty, ''e' cosi' priva di senso'' da suggerire che si volesse nascondere in realta' la rottura del piccante menage con Watson quale vera ragione della 'fine delle storie'. E proprio ricostruendo letterariamente questo momento fondamentale nella vita e nella carriera del Grande Detective, la scrittrice inglese Rohase Piercy, pur senza giungere alle estreme conseguenze proposte da Stout, riapre ora, con il suo libro, il caso sulla presunta omosessualita' della coppia. E cio' giusto mentre e' atteso per Natale nelle sale italiane il sequel dello 'Sherlock Holmes' di Guy Richtie, un film che durante la lavorazione aveva sollevato interrogativi dello stesso tipo dopo che l'attore protagonista Robert Downey Jr. vi aveva fatto esplicito riferimento.

Piercy, mentre racconta il ritrovamento dei taccuini segreti di Watson in cui questi si svela, suggerisce che il segreto imposto alla relazione tra il primo investigatore privato del mondo e il suo Boswell fosse dovuto oltre che alle pesanti convenzioni vittoriane, soprattutto allo scandalo omosessuale che porto' in carcere lo scrittore Oscar Wilde. In un romanzo che, in mezzo alle implicazioni romantiche propone due nuove avventure di Holmes definite ''magnifiche'' dalla stampa britannica, Piercy presenta dapprima il celebre investigatore impegnato ad indagare sul caso dell'Ape Regina, una ricattatrice che fa tremare l'Inghilterra vittoriana. E nel corso di tale avventura Watson non sentendosi sentimentalmente corrisposto dall'amico, e incoraggiato da una donna che condivide le sue inclinazioni, decide di sposarsi abbandonando Baker Street. Nella seconda storia Holmes mentre si prepara all'estremo duello con il suo arcinemico, il professor Moriarty, ricorre di nuovo a Watson il quale, nei taccuini ora 'ritrovati' da Piercy, svela inediti retroscena del 'Problema Finale' e del 'ritorno' di Holmes. Un 'ritorno' che segnera' uno sviluppo drammatico nella sua relazione con Watson. 'Mio Diletto Holmes' appare in grande sintonia con quello che la stampa americana ha definito ''il sottofondo omosessuale'' dei film holmesiani di Richtie.