Sallusti: “Colleghi giornalisti infami, violenza e odio contro di me senza pari”

Pubblicato il 27 Novembre 2012 - 15:05 OLTRE 6 MESI FA
Sallusti: “Colleghi giornalisti infami, violenza e odio contro di me senza pari” (Foto LaPresse)

ROMA – “I colleghi sono degli infami, dovrebbero vergognarsi di quello che stanno scrivendo. Dovrebbero giocare con le loro vite invece che con la mia”. Alessandro Sallusti si sfoga durante la trasmissione televisiva Mattino Cinque e smentisce: “Non ho chiesto gli arresti domiciliari, né di andare nella casa di Daniela Santanché, io voglio andare in carcere”.

Un libero sfogo quello di Sallusti, che ai microfoni della trasmissione di Canale 5 racconta la sua verità sui domiciliari: “Io non ho chiesto di andare ai domiciliari, anzi ritengo questa decisione della Procura un’ingiustizia, perché credo di non averne i requisiti. Dovrei andare in carcere. E tantomeno ho chiesto di scontare i domiciliari a casa Santanché. Sono due menzogne che stanno circolando e che non si riesce più a fermar”.

Sallusti ha poi aggiunto: “Quello che potrebbe succedere è che io passi dai domiciliari al carcere perché è evidente che la motivazione con cui mi hanno dato i domiciliari non regge, dal punto di vista giuridico. E’ un tentativo della magistratura non di salvare me, ma se stessa da una figura veramente meschina che farebbe ridere tutto il mondo. Dal punto di vista della legge io credo che potrebbe succedere solo una cosa: che Monti e Severino trovino il coraggio di un decreto legge che sani e risolva questa situazione. Altre strade onestamente non ne vedo”.

Poi Sallusti si rivolge ai colleghi “infami”: “Dopo lo scempio fatto dalla casta dei magistrati, e lo scempio fatto dalla casta dei politici, da questa mattina un’altra casta si arruola tra le più vigliacche e modeste: quella dei giornalisti. Salvata la pelle, perché giustamente è stato bocciato quel disegno di legge infame, adesso escono allo scoperto. I giornali questa mattina trasudano odio nei miei confronti, compiacimento per quello che mi è successo e ironia sul fatto che invece di andare a San Vittore probabilmente starò a casa”.

Sallusti infine cita “Il Corriere della Sera, il Fatto Quotidiano, la Repubblica. La Stampa ha fatto una cosa vergognosa: ha pubblicato una mezza pagina raccontando il lusso della presunta casa in cui dovrei andare a trascorrere i 14 mesi di domiciliari. Hanno salvato la pelle grazie al mio appello al Pdl di far cadere quella legge che avrebbe punito probabilmente anche loro e ora si scagliano con una violenza e una cretineria che non ha pari in nessun giornalismo del mondo”.