Americani contro Huawei. Smartphone vietati in tutte le istituzioni: sos spionaggio VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2018 - 17:44 OLTRE 6 MESI FA
Stati uniti contro Huawei. Smartphone vietati in tutte le istituzioni: sos spionaggio

Americani contro Huawei. Smartphone vietati in tutte le istituzioni: sos spionaggio (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Gli americani non vogliono Huawei. Il timore che la casa cinese possa essere veicolo di spionaggio ha contagiato le istituzioni Usa, tanto che sia le organizzazioni governative che l’intelligence hanno deciso di boicottare la Huawei.

Niente Huawei nelle agenzie governative.

Un progetto di legge presentato da un deputato statunitense, se approvato, vieterebbe alle agenzie governative di acquistare dispositivi e servizi di telecomunicazione di due aziende cinesi, in modo da evitare il rischio di spionaggio. Autore della proposta è il deputato texano Mike Conaway, che ha preso di mira le compagnie Huawei e Zte.

“La tecnologia commerciale cinese è un veicolo del governo della Cina per spiare le agenzie federali degli Stati Uniti”, ha detto Conaway. “Consentire a Huawei, Zte e ad altre entità correlate di accedere alle comunicazioni del governo degli Stati Uniti sarebbe come invitare la sorveglianza cinese in tutti gli aspetti delle nostre vite”. La legge, ha aggiunto il deputato, “è direttamente in linea con la politica del presidente Trump di mettere gli interessi americani di sicurezza nazionale al primo posto, una politica che sono orgoglioso di sostenere”.

Alla fiera dell’elettronica Ces che si è svolta la settimana scorsa a Las Vegas, secondo il Wall Street Journal e il New York Times, Huawei avrebbe dovuto annunciare un accordo con l’operatore mobile AT&T per vendere lo smartphone Mate 10 in Usa. L’accordo sarebbe saltato all’ultimo minuto per via delle preoccupazioni sulla sicurezza espresse da alcuni membri del Congresso.

Anche l’intelligence Usa vieta Huawei.

I vertici di Fbi, Cia, Nsa e il capo dell’intelligence Usa hanno lanciato in Congresso un’allarme alle istituzioni e ai cittadini americani: non comprate smartphone prodotti in Cina da gruppi come Huawei o ZTE, perché rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale. ‘Il rischio principale – ha spiegato il direttore dell’Fbi Chris Wray – è quello di permettere a società vicine al governo di Pechino di infiltrarsi nella rete tlc Usa, con la possibilità di rubare o modificare informazioni e di fare spionaggio’.

“Huawei è consapevole di una serie di attività del governo degli Stati Uniti che sembrano destinate ad inibire il business della società sul mercato americano. Huawei gode della fiducia di governi e clienti in 170 paesi in tutto il mondo e non pone rischi di cyber security più elevati di qualsiasi altro fornitore del settore tlc, condividendo la catena distributiva e capacità produttive”. Così la società cinese risponde all’allarme degli 007 Usa. A gennaio era saltato all’ultimo momento l’accordo tra Huawei e At&t per la distribuzione del Mate 10 Pro in Usa.

E arriva anche il commento di Zte. “Siamo orgogliosi dell’innovazione e della sicurezza dei nostri prodotti presenti nel mercato statunitense”, ha riferito un portavoce della multinazionale cinese. “Prendiamo sul serio i temi della cybersecurity e della privacy, abbiamo sempre rispettato le leggi e rimaniamo un partner fidato di fornitori e clienti americani. In qualità di società quotata in borsa, ci impegniamo a rispettare tutte le leggi e i regolamenti degli Stati Uniti, lavoriamo con i fornitori di telecomunicazioni Usa con rigorosi protocolli di prova, e rispettiamo i più alti standard di business”, ha concluso il portavoce, facendo riferimento al superamento di “severi test” e all’”adesione ai più alti standard qualitativi”.

A fine gennaio l’amministrazione Trump ha fatto scattare un drastico giro di vite soprattutto contro Pechino, ma non solo, penalizzando l’import di lavatrici e di pannelli solari. Una mossa diretta ufficialmente a proteggere i produttori americani, l’America First portato anche a Davos.