Asta frequenze tv, Passera: “Servono 30-40 giorni ma non passo la palla avanti”

Pubblicato il 12 Aprile 2013 - 10:51| Aggiornato il 9 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Ci vogliono tecnicamente intorno ai 30-40 giorni, ma sicuramente non passiamo palla avanti”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ai microfoni di Radio Anch’io, a proposito dell‘asta frequenze tv. Passera commenta le parole del Garante delle Comunicazioni, Angelo Maria Cardani, che ha previsto tempi stretti per la gara sulla vendita delle frequenze tv,  e assicura: “Mettiamo immediatamente in moto le procedure per completare l’operazione”.

Il numero uno di Agcom che ieri, 11 aprile, ha varato il provvedimento definitivo sulle regole dell’asta, in un’intervista a Repubblica spiega le ragioni per cui restano esclusi dalla gara Rai, Mediaset e Telecom Italia. A tal proposito Passera ha sottolineato che si tratta di una decisione “importante che varrà miliardi per le casse dello stato è la decisione di liberare le frequenze per la prossima generazione di telefoni cellulari”.

A proposito dello sblocco dei rimborsi alle imprese per 40 miliardi da parte della Pubblica Amministrazione, Passera ha osservato che il decreto “ha un ottimo impianto”, ”destina  in gran parte in modo preciso i 40 miliardi previsti e  prevede come si andrà a chiudere completamente la questione dei debiti”.

“Certo ci sono cose più facili – osserva il ministro – è chiaro che quando c’è da dare i soldi a Regioni ed Enti Locali non è semplicissimo ma in ogni caso tempi e quantità sono previsti”. Secondo Passera, molte delle critiche “che adesso si sentono si riferiscono a una versione precedente rispetto a quella varata definitivamente”. Passera ha sottolineato come “non è facile erogare 40 miliardi quando c’è da dare soldi alle regioni e alle strutture sanitarie senza punire le amministrazioni virtuose”. E non esclude che il conto finale possa arrivare a 60 miliardi.