Augusto Minzolini rinviato a giudizio: sollevò Tiziana Ferrario da conduzione Tg

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Novembre 2013 - 12:53 OLTRE 6 MESI FA
Augusto Minzolini rinviato a giudizio: cacciò Tiziana Ferrario dal Tg1 Rai

Augusto Minzolini rinviato a giudizio: cacciò Tiziana Ferrario dal Tg1 Rai (Foto LaPresse)

ROMA – Augusto Minzolini è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma per aver sollevato la giornalista Tiziana Ferrario dalla conduzione del Tg1. L’ex direttore del Tg1 e senatore del Pdl è accusato di abuso d’ufficio. Il processo è stato fissato per l’8 aprile davanti alla IV sezione penale. Il gup Rosalba Liso ha fatto sua la proposta di processo avanzata dalla Procura. di Roma.

Secondo quanto sostenuto dal pm Sergio Colaiocco, titolare del fascicolo aperto nel 2011, il direttore Minzolini dopo aver tolto dalla conduzione del tg la Ferrario, che ha mansioni di caporedattore, per circa un anno non l’ha ricollocata nell’attività redazionale.

Minzolini si è detto “allibito”: “Rimango allibito, mi sento un perseguitato. La realtà è che in questo Paese diventa penalmente rilevante se uno punta al rinnovamento e decide di fare largo ai giovani. Io quando sono arrivato al Tg1 ho assunto 18 precari senza tener conto del loro orientamento politico. Non li avevo certo messi io, ma i direttori che mi avevano preceduto”.

Minzolini ha spiegato che “Tiziana Ferrario da 28 anni, cioè quattro generazioni di giornalisti, era in video e voleva continuare a starci. Vorrei sapere, alla luce di questo rinvio a giudizio per abuso d’ufficio, quali sono i diritti e i doveri di un direttore”. Se tornasse indietro, dice ancora l’ex direttore del Tg1, “rifarei tutto quanto, ma la realtà è che in questo Paese espressioni del tipo ‘largo ai giovani o diamo una chance ai giovani’ non hanno senso e fondamento”.

La giornalista Ferrario ha invece commentato: “Spero che questa decisione serva a tutti i colleghi della Rai. Quanto è accaduto al Tg1 non deve ripetersi. Un tg del servizio pubblico ha il dovere di informare rispettando il pluralismo e tutte le notizie devono essere date in maniera completa”.