Bufera sui talk show Rai: infiltrati dalle spie di Putin? C’è chi indaga, dubbi sugli ospiti da Mosca

Bufera sui talk show Rai. Sono infiltrati dalle spie di Putin? Due Commissioni indagano. Mercoledì sarà ascoltato Fuortes . Dubbi sugli ospiti di Mosca

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 1 Maggio 2022 - 18:08 OLTRE 6 MESI FA
Bufera sui talk show Rai: infiltrati dalle spie di Putin?

Bufera sui talk show Rai: infiltrati dalle spie di Putin?

Talk show a processo, quelli che vediamo sono giornalisti russi o spie? Voci indipendenti o propagandisti filo Putin camuffati da anime belle?

Chi sono davvero gli ospiti da Mosca dei talk show della Rai? Portavoce del Cremlino o autonomi rappresentanti della informazione? I dubbi ci sono, anzi aumentano man mano la guerra si fa più atroce e dall’esito incerto. Dunque occorre fare chiarezza.

Serve un indagine. Copasir e Vigilanza Rai sono già al lavoro. Mercoledì 4 maggio è prevista l’audizione di Carlo Fuentes, da luglio 2021 amministratore delegato della Rai. Non si scherza. Da giorni se ne parla nei Palazzi della Politica, le congetture dilagano. Sta uscendo di tutto. 

Lo sa Adolfo Urso, presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica). Lo sa Alberto Barachini, presidente della Commissione parlamentare bicamerale che sorveglia l’attività del servizio radiotelevisivo nazionale e pubblico italiano. Carica delicata e prestigiosa ricoperta in passato da gente come Sergio Zavoli, Paolo Gentiloni, Claudio Petruccioli. In un primo tempo si era  pensato ad una audizione a Camere riunite. Poi è prevalsa l’idea di ascoltare Fuortes a Commissioni separate. Giusto. Le competenze sono diverse.

AUDIZIONE SUI TALK SHOW ANCHE CON AGCOM

Niente (sembra) è lasciato al caso. C’è (sembra) la volontà di andare fino in fondo.
Vedremo. Sarà ascoltato anche Giacomo Lasorella, presidente della Autorità amministrativa indipendente italiana di regolazione e garanzia nel settore delle telecomunicazioni, dell’editoria, dei mezzi di comunicazione di massa e delle poste. Appunto l’Agcom. Tra i suoi compiti c’è la tutela del pluralismo dell’informazione.

DUBBI SUGLI OSPITI DA MOSCA

Ma chi sono veramente i russi ospiti  Rai? Ad esempio, chi è veramente Nadana Fridrikhsson, ospite di “Cartabianca” e giornalista di Zvezda. È il canale televisivo patriottico-militare che appartiene – guarda un po’ – al potente Ministero della Difesa russo, il dicastero che ha un bilancio di 50 miliardi di $?

Lei ha ripetuto dalla Myrta Merlino (“L’aria che tira “, LA 7) di non essere una spia e nemmeno una  inviata di Putin ma “solo una giornalista e dico quello che penso “. Il deputato Pd Andrea Romano ha pochi dubbi: “No, lei è una funzionaria del Ministero della Difesa russo”.

LE SOLUZIONI
Per far sì che i talk show non siano più il pollaio che vediamo, è allo studio un regolamento in cinque punti. Eccoli.
1) Ospitare in trasmissione solo persone di comprovata competenza e autorevolezza
2) Rotazione delle presenze
3) Privilegiare le ospitate a titolo gratuito
4) Evitare la rappresentazione teatrale degli opposti e delle contraddizioni
5) Contrastare le fake news e assicurare l’equilibrio corretto delle posizioni esposte.
Concludendo: il modello del talk show è da ripensare. Basta con la ricerca dell’effettaccio per guadagnare mezzo punto di share. Comincia la bufera.