Buono Ikea da 500 euro? Attenti alla bufala che arriva via WhatsApp

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Gennaio 2018 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA
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Buono Ikea da 500 euro? Attenti alla bufala che arriva via WhatsApp

ROMA – Se ricevete un messaggio su WhatsApp che vi annuncia un buono Ikea da 500 euro fate attenzione, è una bufala. La nuova catena di Sant’Antonio arriva tramite la popolare chat e fa pensare agli utenti, soprattutto ai meno esperto, di poter ricevere un cospicuo buono semplicemente rispondendo ad alcune domande. A smentire l’esistenza del buono però è stata la stessa Ikea, che ha consigliato agli utenti di non aprire il link e di non condividere la catena.

Federico Formica su Repubblica scrive che il messaggio che arriva generalmente da amici o parenti in rubrica porta la dicitura “Hai visto mai… pensavo che era una fregatura e invece l’ho appena preso!” e invita il malcapitato ad aprire un link. Il primo campanello d’allarme che si tratta di una bufala dovrebbe essere proprio l’italiano sgrammaticato del messaggio, poi chi clicca sul link accede ad un sito che evidentemente non è quello del colosso svedese:

“Qui l’utente deve rispondere a quattro semplici domande, ad esempio “compri spesso da Ikea?” o “sei mai stato insoddisfatto di un nostro prodotto?”. Una volta completato il test, si passa “all’incasso”. Bisognerà prima condividere il test con 15 gruppi o amici su Whatsapp (è proprio così che la catena di sant’Antonio si alimenta), poi si potrà chiedere il buono (inesistente) lasciando la propria email. Il rischio è che il proprio indirizzo venga bombardato di spam. Nell’ipotesi peggiore potremmo ricevere virus, malware o tentativi di phishing.

Tanto che la stessa Ikea ha diffuso una nota per disconoscere queste operazioni sottolineando che “nessun dato in possesso di IKEA è stato utilizzato per la creazione ed invio delle e-mail o messaggi” Whatsapp o via Facebook Messenger. Il consiglio, come sempre, è quello di non aprire il link. E consigliare ai propri amici di pensarci due volte prima di condividere”.