Canone frequenze, verso sconto milionario a Rai e Mediaset dall’Agcom

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Aprile 2014 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA
Canone frequenze, verso sconto milionario a Rai e Mediaset dall'Agcom

Canone frequenze, verso sconto milionario a Rai e Mediaset dall’Agcom

ROMA – Canone frequenze, sconto milionario a Rai e Mediaset dall’Agcom. Il Garante delle Comunicazioni sta per recepire la legge 44 del 2012 (quella che vale per l’asta sule frequenze) con cui applicherà le nuove regole sulla tassa che le emittenti televisive pagano allo stato per l’uso delle frequenze. Secondo la nuova disciplina il canone delle tv sarà a carico degli operatori di rete e non sula casa madre. Per cui non su Rai ma su Raiways, non su Mediaset ma su Elettronica Industriale Towers. E’ una differenza decisiva e che comporta sconti milionari.

Fino a oggi veniva applicato un canone dell’1% del fatturato degli editori nazionali, mentre quelli locali dovevano un importo fisso di 17.776 euro. Logico che il 96% del gettito (48/49 milioni) ricadesse su Rai e Mediaset. Ora che il contributo si applicherà agli operatori di rete, il gettito scende vertiginosamente, con risparmi di 10 a milioni a testa per Rai e Mediaset all’anno a regime, e una perdita per lo Stato nel 2014 di una quarantina di milioni (per gli anni 2011 e 2012).

In aggiunta, gli editori nazionali minori, pagheranno di più: molti  di loro, finora  esenti perché nati solo con la rivoluzione del digitale terrestre, saranno costretti a pagare (Dfree, H3G, Telecom Italia Media per due delle sue re ti, ed altre). Salta per le piccole il contributo fisso ma parteciperanno del canone progressivo commisurato al bacino d’utenza. Poi ci sono le emittenti con frequenze cosiddette “binari” in banda 700, che sfrutteranno la banda larga mobile dal 2016 ma che saranno chiamate a pagare il canone da subito.

Per evitare che lo sconto incida troppo nei conti dello Stato l’Agcom ha scelto di attendere prima il responso della Ragioneria Generale. Il 24 aprile il Garante tornerà ad esaminare il dossier per sottoporlo a una consultazione pubblica. In estate la decisione definitiva.