Come cambieranno le reti mobili in futuro

di Luca Viscardi
Pubblicato il 19 Marzo 2023 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA
Come cambieranno reti mobili

foto ANSA

Come ogni anno il Mobile World Congress 23 di Barcellona, evento organizzato da GSM Association (associazione internazionale degli operatori telefonici), ha riservato ai partecipanti numerose novità interessanti. In particolare uno dei temi più significativi è stato quello relativo al futuro delle reti cellulari.

Un mercato, quello americano degli operatori mobili, in grande fermento: prima le importanti trasformazioni degli assetti finanziari, a cui fa seguito ora la prospettiva di un’evoluzione della tecnologia di trasmissione tradizionale. In questo scenario la figura chiave è il celebre imprenditore sudafricano Elon Musk, proprietario tra le varie cose dell’azienda aerospaziale SpaceX.

Come cambia il mercato americano degli operatori

Il 23 febbraio 2023 la FCC (Federal Communications Commission), agenzia governativa che governa il settore delle trasmissioni negli Stati Uniti d’America, ha pubblicato un atto di modifica della normativa vigente in materia di operatori telefonici cellulari, prevedendo la possibilità di accostare il tradizionale sistema di coperture terrestre con quello satellitare.

Una scelta rivoluzionaria, che modifica un sistema consolidato esistente da 35 anni. A partire dalla loro introduzione le reti telefoniche cellulari sono infatti state realizzate utilizzando una ragnatela di torri posizionate ad altezze ridotte, capaci di fornire copertura, su frequenze che sono variate nel corso degli anni. Dagli iniziali 900 mhz, ottimi nella copertura e nell’attraversamento dei muri, le frequenze sono cresciute favorendo la velocità di trasmissione, ma nuocendo all’accessibilità del segnale, portando alla necessità di dare vita ad una rete più fitta.

Quest’architettura viene ora trasformata con l’introduzione della copertura satellitare, e la possibilità dunque di incrociare l’utilizzo di una rete telefonica tradizionale con quello di una rete satellitare.

SpaceX fornirà la copertura di rete

Attualmente SpaceX, è la sola azienda capace di fornire un servizio di copertura satellitare affidabile e a prezzo accessibile. Difficile immaginare l’ingresso, almeno nel breve, di altri player sul mercato. La compagnia dell’imprenditore a capo di tesla è infatti l’unica ad aver accumulato esperienze nel campo delle connessioni satellitari grazie alla presenza in orbita dei satelliti Starlink.

SpaceX che ha da poco lanciato una nuova generazione di satelliti più evoluti dal punto di vista delle prestazioni ma anche molto più pesanti. Le nuove apparecchiature pesano circa 1200 kg (250 chilogrammi era invece il peso dei predecessori), e offrono garanzie migliori dal punto di vista dell’autonomia, della capacità di calcolo e della copertura.

Queste nuove tecnologie hanno suscitato però da parte di ambientalisti e studiosi diverse polemiche. I viaggi nello spazio causano infatti un forte impatto ambientale negativo: studi dimostrano che le emissioni di anidride carbonica di un viaggio spaziale sono tra le 50 e le 100 volte maggiori rispetto a quelle di un volo aereo a lungo raggio. All’inquinamento ambientale si aggiunge anche quello visivo: il lancio in orbita di ulteriori satelliti implicherebbe infatti un maggiore affollamento in cielo, e maggiori complessità nel lavoro di studio dell’atmosfera svolto dagli astrofisici.

I device compatibili

I primi smartphone totalmente compatibili con la rete satellitare, capaci di sfruttare a pieno i servizi messi a disposizione dalla rete e non solo quelli di emergenza, saranno con ogni probabilità messi in vendita a partire dalla seconda parte del 2023.

Attualmente sono invece pochi i device capaci di supportare la nuova tecnologia di connessione. Con iPhone 14, smartphone di più recente produzione in casa Apple, è possibile, per il momento solo negli USA e nei paesi del Nord Europa, inviare messaggi di testo e fare chiamate di emergenza anche in assenza di connessione GSM.

Un altro esempio di rete ibrida è quella proposta da Android a inizio 2023 insieme Qualcomm e MediaTek, attraverso l’introduzione di processori compatibili con i satelliti Iridium (sistema di satelliti per telecomunicazioni). Un servizio però limitato alle sole funzioni di emergenza.

Introduzione alla nuova rete

La nuova rete satellitare sarà accessibile attraverso le sim e le antenne usate per il GSM, senza necessità di hardware o software agguntivi. I satelliti Iridium saranno inizialmente gli unici fornitori del servizio di copertura. Nella prospettiva di dare vita ad un servizio sempre più efficiente non è però da escludere la possibilità nel breve periodo di nuovi accordi con nuovi operatori.

Il passaggio da una rete all’altra avverrà in maniera automatica: quando non disponibile la rete cellulare, lo smartphone si aggancerà immediatamente a quella satellitare. Secondo quanto trapelato SMS e chiamate d’emergenza saranno gratuiti per tutti gli utenti, mentre per accedere ai servizi extra verrà richiesta la sottoscrizione di un abbonamento a pagamento.