Corea del Nord su Twitter: tra i suoi 3 following c’è un imprenditore texano

Pubblicato il 11 Gennaio 2013 - 14:51 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Nord su Twitter, tra i suoi 3 following c’è un imprenditore texano

AUSTIN – Persino la blindatissima Corea del Nord, feudo irriducibile del comunismo novecentesco, forse il Paese più isolato al mondo, ha un account su Twitter. Lì dove Internet è il male assoluto e solo alcuni fedelissimi di regime possono accedere alla rete forse è vietato cinguettare ma è strategico manifestare la propria presenza sul social network del momento. L’account è presente almeno dal 15 luglio 2010 ed è registrato sotto il nome @uriminzok (letterale, la nostra nazione).

Followers: 11.922. Following: 3, cioè il Vietnam (comunista), un altro sito di propaganda nordcoreano e, qui viene il bello, un imprenditore texano. Il suo nome è Jimmy Dushku, 25 anni, di Austin. Ed è su di lui che si è catalizzata l’attenzione dei media internazionali: da quando è stato scoperto si è visto bombardare di minacce e insulti sul suo profilo.

Jimmy Dushku ha raccontato la sua sorpresa nello scoprire di avere la Nord Corea tra i suoi duemila follower: “Non potevo crederci, anche se mi è sempre piaciuto fare amicizia con persone dalle origini più diverse”, ha spiegato, raccontand soprattutto come il solo collegamento con Pyongyang gli sia valso una serie di minacce via Twitter. “Io seguo @uriminzok per pura cortesia. Al mio nuovo follower ho poi inviato un semplice messaggio: “Buona giornata, amico mio”, in coreano.

Tra chi lo accusava di “spionaggio” e chi di essere un “servo di Kim Jong-un”, il giovane imprenditore è stato travolto da una tempesta di insulti.

Certo resta un mistero sul perché l’account ufficiale del regime di Kim si sia interessato proprio al profilo del giovane 25 enne di Austin. Di sé Dushky racconta di essere solo “un ragazzo che cerca di rendere il mondo un posto migliore”. Ha anche ricevuto un invito per andare a visitare Pyongyang ma non ha ancora preso una decisione. “Questo paese – dice- è sempre stato al centro dei miei interessi, per ragioni storiche. Al di là dei titoli che suscita sui giornali, dobbiamo ricordarci che ci sono persone in carne ed ossa che vivono laggiù“.