“Caffè.it”, “papà.it”: nei domini internet italiani arriva l’accento

Pubblicato il 10 Luglio 2012 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sul dominio internet .it potranno essere registrate anche parole accentate (ad esempio caffè, dunque potrebbe essere “caffè.it” e non “caffe.it”, come sarebbe oggi). La novità è stata annunciata dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr).

La motivazione, ufficiale, spiegano gli esperti, è quella di distinguere il significato di una parola in base all’accentazione: prendiamo l’esempio di “le’ggere.it” e “legge’re.it”.

Ma non è questa l’unica novità: si potranno utilizzare anche i caratteri di uso comune nelle lingue francese e tedesca come la c di “garcon.it” o la ? di “stra?e.it”. “Questa doppia opportunità, tecnicamente definita Internationalized Domain Names (Idn), apre la possibilità di registrare un dominio con estensione .it letteralmente uguale a molti nomi e marchi oggi esclusi da una sorta di digital divide linguistico”, spiega Maurizio Martinelli, responsabile Servizi internet e sviluppo tecnologico dell’Iit-Cnr. “L’introduzione dell’Idn mette il .it al passo con altri registri internazionali, promuove il dialogo interculturale e va incontro alle esigenze delle regioni italiane bilingue come Valle d’Aosta e Trentino Alto-Adige”.

Contemporaneamente, il Registro.it ha aperto le registrazioni a tutti i Paesi dello Spazio economico europeo (See), quali Islanda, Norvegia e Liechtenstein, e allo Stato della Città del Vaticano, alla Repubblica di San Marino e alla Svizzera. “Una svolta, questa, che punta all’internazionalizzazione della targa ‘.it’ ben oltre i confini dell’Unione Europea”, interviene Domenico Laforenza, direttore dell’Iit-Cnr e del Registro.it.

“Il prossimo passo riguarderà l’estensione degli Idn alle 23 lingue ufficiali dell’Ue, così da completare l’abbattimento delle frontiere linguistiche nella registrazione dei domini .it”. L’apertura delle registrazioni con l’Idn seguirà la modalità “perpetual after landrush”: i nomi saranno cioè registrati secondo l’ordine di arrivo.