Economia: alla fine il conto arriverà. Mario Deaglio sulla Stampa

Pubblicato il 12 Marzo 2010 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA

L’economista e docente Mario Deaglio ricorda oggi in un articolo su La Stampa la situazione economica italiana, passata in secondo piano dal caos che sta accompagnando la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali. «Quando si fa politica e si è nel mezzo di una campagna elettorale densa, come l’attuale, di incidenti di percorso – scrive Deaglio – è purtroppo facile lasciarsi prendere dalla retorica e far passare in secondo piano, o addirittura maltrattare, le cifre della situazione economica. Proprio per questo si fa un giusto servizio ai lettori mettendo sobriamente a fuoco la situazione, anche se così si richiede loro di confrontarsi con le cifre, peraltro solo apparentemente aride, che pongono in luce le difficoltà oggettive di oggi».

Dopo aver chiarito, a suon di numeri, la situazione italiana attuale, Deaglio sottolinea che ci vorranno anni prima di ritornare alla posizione di partenza (ovvero alla condizione in cui il nostro Paese era prima dell’inizio della crisi economica) e poi scrive: «A questo punto non basta affidarsi all’ottimismo, sostenere che la crisi è psicologica, o che addirittura non esiste; anche perché la caduta produttiva europea ha le sue origini nel forte calo delle esportazioni più che dei consumi interni e contro di esso non bastano consumatori più allegri. Il presidente del Consiglio – e con lui gli altri capi di governo europei – dica chiaramente se ritiene di seguire la strada indicata dalla Banca Centrale oppure preferisce non accettare questa guida molto ortodossa e molto «noiosa» che obbligherebbe a «fare le riforme».

La conclusione a cui approda Deaglio? «In definitiva – scrive -in questa situazione i politici sono chiamati a fare i politici: a prendere delle decisioni e assumersene le responsabilità. Non a risolvere tutto con qualche battuta, sperando che questa metta il buon umore a cittadini giustamente preoccupati».